D’amato tende la mano al Movimento Cinque Stelle, e propone l’alleanza: “Porte aperte da parte mia, anche in extremis”.
“Se Donatella Bianchi volesse fare un ticket sarebbe cosa gradita” sostiene D’Amato. Il candidato del Pd alle Regionali nel Lazio chiama l’alleanza con il M5S. Un copione già visto in Lombardia? Al momento Giuseppe Conte e il partito decidono di non commentare.
Regionali Lazio, D’amato e l’accordo con il Movimento: “Donatella Bianchi
Da “Non rincorro il M5s” ad un accordo “anche in extremis”. E’ cambiata la linea di Alessio D’amato, candidato della sinistra alle Elezioni Regionali nel Lazio del 2023. E chissà magari per le pressioni del recente appello comparso nella giornata di ieri su Il Manifesto, firmato da grandi personalità della sinistra laziale.
Intanto D’Amato ha fatto sapere che adesso l’accordo con il Movimento è cruciale, direttamente dagli studi di Tagadà su La7 in onda nella serata di ieri. “Da parte mia le porte sono sempre aperte”, conferma il neo candidato del Pd, che sottolinea poi anche “in extremis”. Adesso la palla passa a Donatella Bianchi, che sarebbe più che mai gradita qualora volesse scendere a patti con i democratici.
Un copione che si è già visto per la corsa in Lombardia, e che rischia dunque di ripetersi. In quel caso per Majorino era arrivata la votazione da parte degli appartenenti al partito tramite portale del Movimento, sotto invito del capogruppo. Giuseppe Conte e i suoi però momento non hanno ancora commentato la mossa di D’Amato.
Un’alleanza per non consegnare il Lazio alla destra
Anche in chiave nazionale queste aperture tra democratici e pentastellati potrebbero fungere da apertura di un dialogo interrotto dopo il disastroso epilogo del governo Draghi, che pareva aver messo una pietra sopra definitivamente alle ipotesi di alleanze.
Tornando a quanto riportato da Il Manifesto, nella giornata di ieri è uscito un vero e proprio appello a firma di Giorgio Parisi, Luciana Castellina, Fabrizio Barca e Ida Dominijanni. Ma anche di Tomaso Montanari e Raimo, tutti a chiedere una sinistra compatta, un Pd e un Movimento Cinque Stelle pronti a non consegnare il Lazio alla destra.
Dal punto di vista della Sanità, l’ex assessore che con il Pd aveva governato nella giunta con il Movimento, il Lazio sarebbe tra le Regioni più attrattive, secondo i dati a livello sanitario. Che a dimostrazione ha ricordato come alcuni giorni fa una donna a Frosinone è stata operata a un tumore alla testa, quando in Canada era stata dichiarata inoperabile.