Gli ultimi sondaggi e le intenzioni di voto relative alle elezioni Regionali in Lombardia e nel Lazio: ancora in testa Fontana e Rocca.
Sarebbero Francesco Rocca e Attilio Fontana in questo momento gli uomini da battere rispettivamente nel Lazio e in Lombardia. Il centrodestra ancora in testa secondo gli ultimi sondaggi, per quanto riguarda le intenzioni di voto delle regionali 2023. Lo rende noto Porta a Porta tramite Noto Sondaggi.
Se in Lombardia Attilio Fontana era parso fin dai primi sondaggi staccarsi dagli altri due candidati, Moratti e Majorino, anche nel Lazio il centrodestra rimane in testa. Almeno nei sondaggi recentemente emersi dalle indagini di Noto Sondaggi, condivisi da Porta a Porta che parlano di un Attilio Fontana appunto e di un Francesco Rocca ancora avanti. Addirittura il 51% del campione dei votanti in Lombardia si è detto a favore del leghista, attualmente presente di Regione – nonostante altri dati abbiano rivelato come il 61% dei lombardi si sia detto insoddisfatto del lavoro fatto in questi anni da Fontana. Gli ultimi sondaggi avevano parlato del candidato della Lega al 41%, e di Letizia Morati addirittura sopra Majorino.
Per Pierfrancecso Majorino invece la percentuale, rispetto ai precedenti sondaggi, sale. Un bel distacco stavolta dalla candidata civica appoggiata dal Terzo Polo, che cala al 18% . Il candidato Pd sale al 29%, dando senso all’ottimismo mostrato in campagna elettorale, anche se la distribuzione dei voti raccolti da Letizia Moratti – che tenderà ad assorbire sia dalla destra che dalla sinistra – potrebbe rappresentare la vera grana per i democratici. Appena l’1,5% invece per la candidata di Unione Popolare Mara Ghidorzi.
Anche per quanto riguarda il Lazio il centrodestra rimane in testa nei sondaggi. Francesco Rocca al momento ha fatto registrare il 46% delle preferenze per il campione dei votanti scelto da Noto Sondaggi. In questo caso però Alessio D’Amato del centrosinistra raggiunge il 35%, mentre Donatella Bianchi del Movimento Cinque Stelle si attesta sul 16%.
Discorso opposto per il Lazio dunque, e per la distribuzione dei voti rispetto alla Lombardia dove il centrodestra rimane – così come a livello nazionale – compatto, mentre il centrosinistra si accorda a metà. In Lombardia infatti Giuseppe Conte ha fatto di tutto per appoggiare il candidato dem Pierfrancesco Majorino, ma il gioco non è riuscito nel Lazio. E questo nonostante diverse pressioni interne, anche nel movimento culturale laziale che aveva chiesto a gran voce a Pd e M5S di non farsi sopraffare dalla destra a livello regionale in una delle Regioni più importanti del Paese.
I passi avanti fatti da Movimento e Pd dopo le crepe estive però non si sono ripetuti per il Lazio, dove adesso i due candidati rischiano di lasciare strada spianata a una destra che qualora le cose dovessero rimanere invariate da qui al prossimo 14 febbraio, si appresterebbe a governare in entrambe le regioni.
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