Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza la legge sul reclutamento del personale per il funzionamento dei gruppi consiliari, ovvero i portaborse: non prevede il divieto di assumere parenti (entro il quarto grado) ed affini (entro il secondo), come era stato richiesto dal Movimento 5 Stelle, ma relega tale divieto a un vincolo etico contenuto in un ordine del giorno.
La proibizione di assumere parenti e affini, inserita nell’ordine del giorno, è stata approvata sempre a maggioranza con la sola l’astensione del Movimento 5 Stelle, e affida all’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa la composizione di un apposito regolamento disciplinare.
‘Per evitare rilievi di incostituzionalità abbiamo deciso d’inserire i divieti in un ordine del giorno e non nella legge sul personale. Per salvaguardare l’unitarietà della proposta abbiamo inoltre deciso di stralciare il divieto di assunzioni di ex consiglieri e assessori regionali. Abbiamo invece introdotto un impegno rivolto al Presidente della Giunta e agli assessori nella qualità di consiglieri regionali ad attenersi ai principi enunciati nell’odg’, ha dichiarato il capogruppo consiliare del Pd Michele Mazzarano.
Sarà dunque possibile assumere anche ex consiglieri o ex assessori regionali.
Il Consiglio regionale della Puglia ha poi respinto diversi emendamenti, tra cui quello proposto dal Movimento 5 Stelle, che prevedeva la decurtazione del 30% del budget relativo a una unità di personale a disposizione di ogni consigliere.
La proposta di legge ha riscosso il favore dei gruppi consiliari ‘Emiliano Sindaco di Puglià, ‘La Puglia con Emilianò,’Noi a Sinistra per la Puglià, Partito Democratico, Popolari, Movimento Schittulli – Area Popolare, Forza Italia ed Oltre con Fitto.