Usare Internet o mandare mail, cioè svolgere comuni attività d’ufficio permette ai dipendenti della Regione Sicilia di guadagnare maxi bonus, ovvero le indennità di risultato, che fanno lievitare le buste paga. Con questo meccanismo, solo nell’anno 2013/2014 sono stati pagati più di 10 milioni di euro a 1.737 dirigenti che in Sicilia gestiscono 17.325 dipendenti regionali (in media: uno ogni 8,6 lavoratori). Da qui la decisione del dipartimento regionale del lavoro che ha sospeso il pagamento del Famp, un altro bonus in busta paga, che veniva erogato a tutti i dirigenti.
Quello che di strano sembra esserci dietro a questi maxi indennizzi non è tanto la loro esistenza (si potrebbe trovare da ridire pure in questo caso, visto che si parla pur sempre di stipendi da 1.300 euro al mese), quanto le regole che determinano la loro distribuzione. Per guadagnare il bonus, in pratica, bisogna semplicemente svolgere delle normalissime attività d’ufficio comuni e quotidiane, come ”l’utilizzo di strumenti elettronici disponibili (internet, posta elettronica)”, o anche il ”tempestivo aggiornamento dati relativi agli incarichi ed ai compensi dei dirigenti e trasmissione per la pubblicazione sul sito”, ma anche la ”gestione del sistema buoni pasto elettronici”, o il semplice invio di una lettera. Tutte queste attività, in buona sostanza, sono valutate dalla Regione come ”obiettivi operativi” che vanno premiati. E il bonus annuale può salire persino oltre i 17 mila euro lordi per ogni dirigente.
Cosa succede nelle altre regioni?Nelle altre regioni italiane sembra che la situazione dei premi ai dirigenti segua regole simili: per guadagnare di più bisogna lavorare il minimo. Come cita ilfatto, nel 2012 il 95% dei dirigenti della regione Campania aveva ricevuto il premio con cifre sopra i 93mila euro. In Piemonte, nel 2014 i premi ai dirigenti ammontarono a 3,2 milioni di euro. Nello stesso anno in Toscana il 78% dei dirigenti ha incassato il 90 percento dell’importo massimo del premio di produttività, mentre l’anno precedente la spesa-bonus fu di 12 milioni di euro, con cifre che vanno dai 3.700 ai 5.180 euro lordi.