Registrati diversi attacchi hacker russi a siti istituzionali italiani

L’agenzia per la cybersicurezza ha rilevato attacchi hacker russi a diversi siti delle istituzioni italiane, che non hanno intaccato la confidenzialità delle informazioni.

Attacco hacker
Attacco hacker – Nanopress.it

Nelle ultime ore, sono stati registrati diversi attacchi informatici ai danni di diversi siti istituzionali italiani. Secondo quanto finora emerso, pare che provengano da diversi gruppi di attivisti di origine russa. Ecco ciò che è stato comunicato dall’Agenzia per la cybersicurezza, per la quale gli attacchi non hanno intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni. Tra gli hacker ci sarebbe il gruppo russo No Name 057 (16).

Attacchi hacker russi ai siti istituzionali italiani

Secondo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sono stati registrati diversi attacchi hacker russi ai danni di siti istituzionali italiani. In particolare, si tratta di attacchi DDoS, che sarebbero stati messi in atto da diversi gruppi di attivisti residenti in Russia.

Ciononostante, sembra che né l’integrità, né la confidenzialità delle informazione contenuti nei vari portali sono state messe in discussione e/o intaccate.

Ciò è stato riferito dal CSIRT, il gruppo che agisce nel caso in cui si verificano attacchi informatici esterni. Anche se non sono state sottratte informazioni e danneggiato i sistemi, è bene mantenere alto il livello di attenzione, al fine di attuare strategie che garantiscano la protezione delle infrastrutture informatiche.

Hacker
Hacker – Nanopress.it

Una storia che si ripete

Non è la prima volta che i siti istituzionali italiani sono esposti ad attacchi hacker russi e che, nei prossimi mesi, potrebbero ripetersi ancora, secondo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Pertanto, è consigliato tenere “alto il livello di attenzione“, anche attraverso un incremento delle “misure di protezione” che possono arrivare a scongiurare futuri attacchi DDoS.

Nello specifico, è stato attaccato – secondo quanto riferito – in particolare il sito del Ministero delle Politiche Agricole, per il quale sono state attuate delle “tecniche di segregazione geografica“, al fine di bloccare gli attacchi provenienti dall’estero e mitigare, di conseguenza, un fenomeno che va controllato da vicino, al fine di evitare danni importanti.

Tra i gruppi che agiscono sul piano informatico, attuando attacchi hacker, ci sarebbe No Name 057 (16), un gruppo russo che si è reso protagonista di diversi attacchi cibernetici ai danni di infrastrutture ed enti governativi sia ucraini che appartenenti ad altri paesi che sono dalla parte di Kiev.

Tra questi, infatti, possiamo annoverare Lettonia, Estonia, Lituania, Polonia, Finlandia e, ancora, Norvegia e Slovacchia. A questi, si aggiunge anche l’Italia che ha sempre mostrato appoggio al paese governato da Zelensky.

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