I cittadini dell’Unione Europea con precedenti penali saranno espulsi dal Regno Unito a partire dal primo gennaio. Da oggi, invece, ha annunciato il ministro degli interni inglese, i cittadini UE potranno essere espulsi solo se rappresentano una minaccia conclamata e non su un’eventuale condanna passata.
Il ministro Priti Patel, a capo del dicastero dell’Home Office, si apprende da La Repubblica, ha detto che “per troppo tempo le leggi dell’Unione Europea hanno permesso di far entrare nel nostro Paese criminali stranieri, che abusano dei nostri valori e minacciano il nostro modo di vivere”. Dal primo gennaio quindi “finirà la libertà di movimento UE per noi e il Regno Unito sarà un Paese molto più sicuro, grazie ai nostri controlli ai confini: i criminali europei saranno trattati come tutti quelli degli altri Paesi”.
Nel Regno Unito, con l’inizio dell’anno nuovo, le persone condannate a più di un anno di carcere saranno allontanate, come già avviene per tutti gli altri cittadini stranieri.
Ad oggi, in base alle leggi dell’Unione Europea che dovranno essere rispettate fino al 31 dicembre, i cittadini UE possono essere espulsi dal Regno Unito solo se rappresentano, come detto, una minaccia reale, presente e seria e non su un’eventuale condanna passata, anche per i reati gravi come stupro e omicidio
Il regolamento, stabilito oggi in Parlamento, prevede che a partire dal primo gennaio ogni cittadino UE con almeno un anno di carcere venga interdetto, mentre i casi di chi è stato condannato a meno di un anno di prigione saranno presi in carico dai funzionari che esamineranno, caso per caso, la storia criminale completa del soggetto e i suoi legami con la Nazione.
I criminali che non hanno scontato una pena detentiva potranno comunque essere espulsivi se ci sono prove che i crimini compiuti possano essere reiterati e che questi possano causare gravi danni al bene pubblico del Paese.
Questa nuova norma, hanno fatto sapere i funzionari, potrebbe valere anche per le persone che vivono in strada e commettono crimini, agendo in modo antisociale. Questa però, sempre secondo i funzionari, potrebbe essere l’ultima risorsa, messa in atto a seguito di controlli effettuati per garantire che gli homeless non siano vittime, ad esempio, della moderna schiavitù o del traffico di esseri umani.
La nuova legge del governo Johnson non si applicherà però agli eventuali reati pregressi dei cittadini europei che negli ultimi mesi hanno ottenuto almeno il permesso di soggiorno di cinque anni, nell’ambito del programma cosiddetto “Settlement Scheme” conseguente alla Brexit.
Tuttavia, il permesso di soggiorno potrà essere revocato se si commetteranno reati, sempre dal primo gennaio, che comportano una condanna ad un anno di carcere.
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