Da oggi, martedì 6 aprile, l’Italia torna ad essere suddivisa in zone rosse e arancioni. Da domani, mercoledì 7 aprile, invece, entrerà in vigore in nuovo decreto Covid, con le misure che rimarranno valide fino al prossimo 30 aprile.
Fino a questa data nel nostro Paese non ci saranno più zone gialle. Inoltre, i ragazzi fino alla prima media potranno tornare a scuola anche in zona rossa. Inoltre, potranno rientrare sui banchi, in zona arancione, gli studenti dalla seconda media alle superiori, ma in questo secondo caso solo fino al 50%.
Le altre regole, che riguardano il divieto di spostamento tra le Regioni, il coprifuoco e le varie aperture, nel nuovo decreto Covid, rimarranno invariate.
Al momento, più che alla fine del mese, si guarda al 20 aprile. In questa data, infatti, se la situazione epidemiologica lo dovesse consentire, potrebbero riaprire alcune attività chiuse ormai da tempo.
Al momento la cabina di regina non è stata convocata per la valutazione di possibili riaperture ma, secondo quanto emerso, le misure stabilite nel nuovo decreto Covid potranno essere modificate prima del previsto se la situazione epidemica nel nostro Paese lo consentirà.
Partendo da bar e ristoranti, che al momento sono chiusi e possono effettuare l’asporto fino alle 22, nel caso dei ristoranti, e fino alle 18, nel caso dei bar, o la consegna a domicilio, se la situazione dovesse migliorare si pensa di riaprirli a pranzo. Per evitare gli assembramenti all’ora dell’aperitivo, si valuta inoltre la chiusura alle 15 o alle 16.
Secondo quanto emerso, al momento, nel nuovo decreto Covid non si parla della riapertura di palestre e piscine. Ma non solo. Perché non è al momento prevista la possibilità di svolgere concerti e di poter avere il pubblico negli stadi.
Per quanto riguarda invece cinema e teatri, che hanno visto sfumare la possibilità di riaprire lo scorso 27 marzo, in occasione della Giornata mondiale del teatro, nel nuovo decreto Covid si potrà valutare la riapertura, ma solo se le Regioni avranno dati da fascia gialla. Per gli spettatori dovrà essere garantito il distanziamento, l’obbligo di mascherina e la prenotazione online.
Per quanto riguarda tutte le altre regole, al momento, sono rimaste invariate rispetto a quelle del decreto precedente. In zona rossa non sarà possibile far visita agli amici e ai parenti e si potrà uscire di casa solo per motivi di salute, lavoro e necessità. I negozi non essenziali rimarranno chiusi. Si potrà però andare nelle seconde case, spostandosi anche verso una Regione rossa, a patto che la casa sia di proprietà, o affittata per un lungo periodo, che non sia abitata da altri e che ci si rechi solo con il nucleo familiare.
Rimarranno invariate, almeno fino al 30 aprile, le norme per viaggiare all’estero su cui si è a lungo dibattuto. Chi parte per turismo dovrà effettuare un tampone antigenico o molecolare con esito negativo 48 prima della partire. Una volta rientrato dove rimanere cinque giorni in quarantena e dovrà effettuare un altro tampone con esito negativo.
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