Matteo Renzi ha iniziato la conferenza stampa di Italia Viva comunicando le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto.
“Noi non giochiamo con le istituzioni. La democrazia non è un reality show. Se ci sono problemi si affrontano nelle sedi istituzionali” ha detto il leader di Italia Viva durante la conferenza stampa.
Renzi ha poi continuato, spiegando che: “Alla luce di questo, nell’affermare la fiducia incrollabile nel presidente della repubblica, nella sua persone e nel ruolo istituzionale che ricopre, noi pensiamo che si debbano affrontare i tre punti cardine che le ministre e il sottosegretario hanno scritto al presidente del Consiglio”.
“C’è una drammatica emergenza da affrontare ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il governo. Rispondere alla pandemia significa avere desiderio e bisogno di sbloccare i cantieri e agire sulle politiche industriali. Ci sarà un motivo se l’Italia è il Paese ha il maggior numero di morti e il Pil che crolla” ha continuato Renzi.
Renzi: “Teresa Bellanova sa cosa significa democrazia”
Inoltre, Matteo Renzi ha voluto spendere un momento per parlare singolarmente di Teresa Bellanova e Elena Bonetti. “Teresa Bellanova è una donna che viene da un’esperienza strepitosa, prima come lavoratrice, poi come sindacalista, poi parlamentare e responsabile del lavoro ministeriale per affrontare crisi occupazionali, quindi come ministro dell’agricoltura. È una donna che sa cosa significa la democrazia“.
Pronti a dare un mano senza ideologie
“Siamo pronti a dare una mano e parlare con tutti e tutto senza ideologie. Se c’è una crisi politica, però, la si affronta nelle sedi istituzionali” ha rimarcato Renzi.
Per quanto riguarda il Mes, Renzi ha detto: “È irresponsabile non prendere i soldi del Mes per motivi ideologici. Comunque voteremo a favore dello scostamento di bilancio, delle misure sul Covid e saremo dalla parte del Governo per il decreto ristori. Se chiudi un’attività devi aiutare le attività, soprattutto le più piccole“.
E ha continuato: “Siamo pronti a lavorare immediatamente, ma non siamo pronti ad essere come gli altri, quelli che per rimanere attaccati agli incarichi di responsabilità fanno finta che vada tutto bene”.