Oggi possiamo parlare di ‘gufata’ bella e buona. Quando Matteo Renzi disse a Vladimir Putin: “Vinciamo il Mondiale 2018”. Risultato? L’Italia del calcio neanche parteciperà alla Coppa del mondo ospitata proprio dalla Russia e in programma l’estate prossima. E non è la prima volta che l’ex premier viene visto come un vero e proprio gufo. Del resto, i precedenti non sono certo a suo favore.
I primi giorni delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, nel 2016, Renzi inviò alcuni sms a Rossella Fiammingo, che si era appena qualificata per la finale della gara di Spada femminile individuale. A quanto pare, quei messaggi da parte dell’allora capo del Governo misero ansia all’atleta azzurra che non riuscì a conquistare l’oro: sarebbe stato il 200esimo della storia italiana ai Giochi Olimpici. Inizia così lo strano rapporto tra Renzi e lo sport, con il popolo del web che inizia a identificarlo con un gatto nero.
Tornando dalle Olimpiadi, Renzi ospitò nel suo aereo Vincenzo Nibali, uno dei grandi favoriti della corsa ciclistica e invece caduto proprio durante la gara. Finale dell’Italia del volley a Rio de Janeiro, sempre Giochi Olimpici: ci risiamo. Il premier doveva partecipare a un’intervista alla Versiliana, ma la rinviò per non perdersi la finale. Il Brasile sconfisse sonoramente gli Azzurri. Altra debacle, altra coincidenza?
Ma dallo sport ci possiamo spostare nella politica. Alla vigilia delle elezioni per la Casa Bianca, Renzi citò un film di Mario Monicelli e fece il suo pronostico in una delle e-news: “Noi…speriamo che sia femmina”. Risultato? Donald Trump presidente degli Stati Uniti contro tutti i pronostici e fine della carriera politica di Hillary Clinton. E arriviamo all’amara serata di San Siro. Con la profezia di Renzi a Putin a Expo 2015: “Noi vogliamo vincere il Mondiale in Russia”. Toivonen e compagni lo stanno ringraziando sentitamente.