Adriano Sofri è stato chiamato dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, fra gli esperti che si occuperanno di riformare il sistema penitenziario italiano. La scelta sta già scatenando molte polemiche, perché proprio Sofri è stato condannato a 22 anni di carcere, perché ritenuto leader di Lotta Continua e mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi, che è avvenuto a Milano nel 1972. Sofri è stato condannato per la prima volta nel 1990. Poi è stato scarcerato nel 2012 per decorrenza della pena.
E’ stato proprio lui ad assumersi la corresponsabilità morale dell’omicidio a causa della campagna di stampa diretta contro il commissario, che è stata portata avanti assieme ad altri membri di Lotta Continua. Tuttavia Sofri si è sempre proclamato innocente per quanto riguarda l’accusa penale.
Il sindacato di polizia penitenziaria Sappe ritiene che la presenza di Sofri sia un fatto molto grave e inaccettabile. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha dichiarato che, quando ha letto il decreto, è andato su tutte le furie. Sofri, infatti, sarà il responsabile di istruzione e cultura negli Stati generali delle carceri. Il Sappe ha fatto notare che proprio a lui saranno pagati con le tasse degli italiani le trasferte e i gettoni di presenza. Il Sappe si augura che il Presidente della Repubblica Mattarella intervenga su quella che ritiene una scelta inadatta.
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