Matteo Renzi ha scelto di non tacere più e di andare in difesa della segretaria del PD Elly Schlein
Secondo Matteo Renzi non è importante il compenso della consulente d’immagine della politica ma le idee che porta avanti.
L’opinione di Matteo Renzi sulla bufera nata intorno alla personal shopper di Schlein
Matteo Renzi ha deciso di difendere Elly Schlein. Per farlo ha utilizzato una vecchia copertina di Vanity Fair così da scagliare una freccia a favore della segretaria del PD a seguito degli attacchi per la scelta di Vogue. Per farlo, il segretario di Italia Viva ha scelto di utilizzare i social così da intervenire a seguito delle polemiche nate dopo l’intervista di Elly Schlein che c’è stata il 25 aprile.
“La fuga dal Pd non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti”. Sono queste le parole che utilizza l’ex premier facendo riferimento anche a delle notizie recenti riguardo alla fuoriuscita del senatore Enrico Borghi il quale ha lasciato il Nazareno per entrare in Italia Viva. Matteo Renzi quindi punta il dito contro l’attacco che Elly Schlein ha subito a seguito dell’intervista a Vogue affermando che circa 10 anni fa anche lui si è trovato nella stessa situazione “Ovviamente quelli che dentro il Pd allora mi accusarono di personalismo oggi plaudono alla svolta giovanile della segretaria. Ma questa è un’altra storia. Il punto per me è un altro. Trovo assurdo attaccare Schlein per la sua personal shopper o la sua armocromista. Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la sua consulente di immagine o chi la paga. A me interessa la politica”.
Renzi in difesa di Schlein
Matteo Renzi continua a difendere Elly Schlein ha spiegato che le differenze con la segretaria del Pd si trovano principalmente su vari argomenti tra cui l’utero in affitto, il nucleare, il termovalorizzatore, le tasse, il concetto di lavoro, i sussidi, l’Ucraina, il merito della scuola e l’esercito europeo. Sono questi degli argomenti su cui non è importante avere un consulente di immagine ma delle idee abbastanza valide.
Secondo l’opinione di Renzi, i riformisti hanno la possibilità di approvare ogni scelta cromatica insieme ad acconciature ed outfit. Ciò da cui non si scappa sono le idee “La fuga dal Pd non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti. Noi forse non azzecchiamo sempre i colori e talvolta veniamo spettinati in foto. Ma abbiamo le idee chiare sulla politica. E siamo pronti a confrontarci a viso aperto con tutti”. Durante questo commento Matteo Renzi fa riferimento ad un’intervista che uscì nel novembre del 2013 su Vanity Fair poco prima delle primarie Dem durante le quali fu nominato segretario.