Fino a poche ore fa i giornali titolavano su una possibile rottura del Terzo Polo dopo i malcontenti fra Calenda e Renzi, ma quest’ultimo ha smentito.
Ha detto in effetti che non c’è nessun motivo politico valido per rompere la collaborazione che c’è stata finora e ha sostenuto con forza che il partito univo non andrà a monte.
Fra gli schieramenti politici di cui si parla nelle pagine politiche, sicuramente il Terzo Polo è quello che ha catturato di più l’attenzione nelle ultime ore e in generale negli ultimi anni, dal momento che si tratta dell’unione di due partiti, capeggiati da Calenda e Renzi.
Il primo è il leader di Azione, il secondo di Italia Viva, entrambi con obiettivi comuni, tanto che un bel giorno si è pensato di creare una forza politica unica e sebbene i due leader sembrano diversi in realtà si somigliano più di quanto si possa immaginare, sia nei programmi che nella sensibilità politica.
Ci sono però alcune tensioni date da due caratteri molto forti e diversi fra di loro, questi sono emersi nei giorni scorsi, in cui ci sono state delle discussioni che hanno portato molti ad accendere i riflettori sulla questione Terzo Polo per capire se fosse giunta la fine. A chiarire il tutto ci ha pensato Matteo Renzi, che ha confermato la sua intenzione di non voler sciogliere il partito unico, lasciando eventuali responsabilità a Carlo Calenda.
Nelle interviste rilasciate oggi pomeriggio, il leader di Italia Viva ha dichiarato ai giornalisti che non vuole rompere ma Calenda si sta muovendo per conto suo facendo capire che forse non crede molto nel progetto del 10 giugno, data in cui è fissata la nascita ufficiale del Terzo Polo.
Quest’ultimo però ha ribattuto con poche parole che smentiscono le dichiarazioni di Matteo Renzi e anche Maria Elena Boschi di Italia Viva ha confermato che il progetto andrà avanti e le date che sono state fissate non verranno cambiate, si è detta poi dispiaciuta per le notizie che ha letto a riguardo delle polemiche dentro il Terzo Polo.
Intanto Renzi stasera ha riunito i suoi con un’assemblea che è stata convocata già da venerdì scorso. Calenda e il suo partito appaiono nervosi, forse per la paura di perdere il congresso, credono in Italia Viva. Queste agitazioni hanno visto il culmine questa mattina con un botta e risposta fra i due esponenti dei partiti.
Poco fa Matteo Renzi ha detto che non c’è nessun cambio di idea da parte sua, anzi la sua coalizione ha accettato di tutto, facendo un passo indietro anche sulla polemica dei simboli.
“ho accettato perfino che il tesseramento valesse come unico, non so cosa altro debba accettare. è assurdo, non c’è motivo per rompere il progetto del terzo polo”.
E a chi pensa a questioni economiche, il leader ha ricordato che Italia Viva ha speso più di un milione di euro per promuovere il volto e il nome di Calenda, con tanto di fatture a dimostrarlo.
“è chiaro che entrambi i partiti verranno sciolti quando nascerà il terzo polo, ma lo scioglimento anticipato non si è mai visto. da parte mia non farò polemiche e non ho motivo di dissapori con nessuno. è folle mandare a monte tutto con questi atteggiamenti ma se calenda lo farà, si assumerà le sue responsabilità. noi non alimenteremo polemiche di alcun tipo”.
Alcune fonti hanno dichiarato che nell’incontro di poco fa ci sono stati toni accesi contro Matteo Richetti e Carlo Calenda, questo è avvenuto proprio poco dopo che Renzi ha parlato delle Europee del 2024 con positività, vedremo come andrà a finire questa telenovela.
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