Continuano a punzecchiarsi, a distanza, Matteo Renzi e Massimo D’Alema. Più si avvicina il 4 dicembre, con il Referendum Costituzionale della discordia, più gli eterni nemici affilano le unghie e si attaccano. E pensare che fanno parte dello stesso partito. Il premier, ospite di Lucia Annunziata nel programma di Raitre “In mezz’ora”, prima di un battibecco con la giornalista, ha detto: “Quello di Obama è stato un endorsement per l’Italia, non per me”.
Riferimento al Sì simbolico al referendum espresso dal presidente Usa durante la visita ufficiale alla Casa Bianca. Quindi la battuta: “Ciascuno si tiene il proprio endorsement. C’è chi si tiene D’Alema e chi si tiene Obama“.
Frecciata a D’Alema che, con sarcasmo, pochi giorni fa aveva smorzato gli entusiasmi del rivale: “Ho visto su Facebook una foto di Obama che abbraccia Letta, una che abbraccia Cameron e una che abbraccia Renzi. Auguri”. E ancora: “Dopo l’affettuoso incoraggiamento di Clinton io persi le regionali”. Insomma, un augurio di buona sfortuna.
D’Alema: “Anziani votano sì perché non capiscono”.
E non è mancato lo scontro anche con il presidente del Pd Matteo Orfini. Sempre sul referendum, D’Alema (tra i sostenitori del No): “Renzi parla a nome di una gioventù che non lo segue. I giovani votano No, votano Sì solo le persone molto anziane forse anche perché hanno maggiore difficoltà a comprendere questa riforma sbagliata. È come per la Brexit: gli anziani non si rendono conto che approvando la riforma renziana si rovina la vita dei nipoti. Spero che i nipoti facciano in tempo a farglielo capire”.
Pronta la risposta al vetriolo del renziano Orfini: “Da una persona di 67 anni credo che sia un autogol dire una cosa del genere”. E pronto il passo indietro di D’Alema, resosi conto della gaffe: “Non ho assolutamente voluto offendere una categoria di cittadini alla quale, come ha cortesemente ricordato il presidente Orfini, oltretutto io appartengo. Ho voluto solo rilevare che la riforma Renzi-Boschi, presentata come espressione di un’Italia giovane e proiettata verso il futuro, raccoglie un consenso maggioritario nelle classi di età più avanzate, come registrano tutti i sondaggi. D’altro canto è stato il presidente del Consiglio che ha ripetuto infinite volte che bisogna impedire ai vecchi di ritornare, senza che nessuno abbia fatto l’offeso”. Quando la prossima puntata?
Renzi: ‘Cucù Equitalia non c’è più’
Tornando alla puntata di “In mezz’ora” di domenica, non è mancato il battibecco nemmeno tra il premier e l’ostica conduttrice. Renzi, parlando dell’addio a Equitalia stabilito dal Decreto legge fiscale: “In Italia c’è un sistema fiscale, fatto dal ministro Visco, che se tu non hai pagato una multa ti mangia tutto quello che ti può mangiare, noi questo sistema lo manderemo in pensione. Non c’è condono, se ti sei preso una multa la paghi ma non ci sono più gli interessi vergognosi che ci sono ora. Ricordo infine che dal primo luglio Equitalia non ci sarà più. Cucù Equitalia non c’è più“. L’alterco è nato pochi istanti dopo quando la Annunziata, di fronte all’insistenza di Renzi nel giurare che l’addio a Equitalia non è anche una strategia per conquistare voti in vista del referendum, ha sbottato: “Non mi faccia passare per un’imbecille”.
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