Dopo un Natale trascorso nel rispetto delle misure anti Covid, pare che le festività di Pasqua non saranno diverse. Ieri, il ministro Roberto Speranza ha spiegato che non ci sono le condizioni per allentamenti e ha fatto sapere che il nuovo Dpcm Draghi, in vigore dal 6 marzo, sarà valido fino al prossimo 6 aprile, feste di Pasqua comprese. Di fronte a questa prospettiva, non si è fatta attendere la risposta del leader del Carroccio Matteo Salvini: ed è subito scontro con il segretario Dem Nicola Zingaretti.
Salvini: “Parlare già oggi di una Pasqua chiusi non è rispettoso”
“Mi rifiuto di pensare ad altre settimane e altri mesi, addirittura di chiusura e di paura“, ha commentato oggi Matteo Salvini, mentre entrava al Senato. “Se ci sono situazioni locali a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani“, ha continuato il leader del Carroccio, che chiama il Governo al buon senso.
Mentre i sindaci di tutta Italia e di tutti i colori politici “chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali, imprenditoriali che non comportano alcun rischio“, Salvini sottolinea la necessità di un cambio di passo per il ministro della Salute. “Lo aiuteremo a offrire questa discontinuità. Siamo già al lavoro per aiutarlo“, conclude il leader della Lega.
Zingaretti: “I problemi si risolvono, non si cavalcano”
A difesa della linea rigorista, è sceso in campo il segretario Dem Nicola Zingaretti. “Vedo che, sulla pandemia – ha scritto Zingaretti su Facebook – Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l’Italia“. Se prima sono state le mascherine, “che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua“, continua il leader del Pd.
“Quello che è irrispettoso per gli italiani e gli imprenditori è mettere a rischio le loro vite e prolungare all’infinito la pandemia e quindi la possibilità di avere la ripresa economica“. Per il segretario dem, è importante seguire e rispettare la linea indicata dal Governo, perché è “così che si sta in una maggioranza e si danno certezze alle persone“. E conclude: “I problemi si risolvono, non si cavalcano“.
Le novità dell’esecutivo Draghi
Sul tavolo del vertice che si è svolto questa mattina tra governo, Regioni e Comuni, con il ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, ci sono le proposte da portare al Consiglio dei ministri che dovrà varare le nuove misure per contrastare la pandemia.
La ministra Gelmini ha annunciato che le chiusure non entreranno più in vigore dalla domenica, bensì dal lunedì. “Questo avevano chiesto le Regioni, e lo avevo condiviso, questo abbiamo ottenuto. Così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il week end di lavoro“, ha spiegato la ministra, che annuncia anche un cambio di metodo. Infatti, la bozza del nuovo Dpcm dovrebbe essere presentata alle Regioni già domani, con largo anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo.