Dopo l’annuncio che in Gran Bretagna si starebbe diffondendo un nuovo ceppo di Sars-Cov-2 molti Paesi Ue nei giorni scorsi avevano chiuso l’accesso ai cittadini britannici. Londra ha imposto un lock down in vista degli spostamenti natalizi, ma il problema era quello del rientro per i cittadini non britannici che si trovavano sul suolo Uk nei Paesi d’origine.
Nonostante la chiusura importa dalla variante inglese di Covid-19, oggi Francia, Belgio e Olanda hanno deciso di riaprire parzialmente i propri confini per permettere il rientro dei connazionali e, soprattutto, sbloccare il traffico delle merci attraverso la Manica.
Transito dalla Gran Bretagna nel porto di Dover
Il porto di Dover nella notte ha dato la possibilità alle imbarcazioni in partenza dalla Gran Bretagna di salpare, a patto che tutti i passeggeri con più di 11 anni si sottopongano al test diagnostico non oltre le 72 ore dall’arrivo sul continente, che dovrà dare risultato negativo.
La Francia ha disposto per il rientro sia cittadini con residenza francese sia dei viaggiatori in transito, a fronte di un test PCR negativo. Misura che riguarderà anche i trasportatori, per tutti gli altri le frontiere con il Regno Unite restano chiuse.
I Paesi dove le frontiere restano chiuse
La Germania, al contrario, ha esteso le limitazioni: fino al 6 gennaio i confini con la Gran Bretagna resteranno infatti chiusi. Nel nuovo blocco è sospeso anche l’accesso ai viaggiatori in transito dal Sudafrica, dove, insieme a Uk, si sono presentati i casi della nuova variante inglese più gravi. La Spagna, dove il blocco dei voli è fissato fino al 5 gennaio, e l’Irlanda (31 dicembre) restano invece ferme sulle proprie posizioni.
In Italia: l’ok solo per i residenti o per le urgenze
Per quanto riguarda gli italiani bloccati in Gran Bretagna, ieri è stato raggiunto un accordo tra Farnesina e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: a quanto si apprende, infatti, quest’ultimo avrebbe firmato l’ordinanza che prevede di rientrare in Italia agli italiani che si trovano in Gran Bretagna e che sono residenti nel nostro Paese o per condizioni di urgenza e criticità.
La deroga prevede comunque che i viaggiatori si sottopongano a tampone prima della partenza e all’arrivo, per rilevare un’eventuale infezione da Covid-19, e che in ogni caso effettuino un periodo di quarantena obbligatoria di 14 giorni.
Tali misure restrittive, però, non riguarderanno il trasporto delle merci, che sarà comuqnue consentito.
Adesso si attendono le firme del ministro della Salute Roberto Speranza e della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.