Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha parlato di riaperture intervenendo a Omnibus. “Non si può programmare dopo. Ci sono attività che si possono aprire dall’oggi al domani come il barbiere. Altre no, come i grandi alberghi”.
E ancora: “Bisogna monitorare i dati e sulla base dei dati aprire il prima possibile. Abbiamo bisogno di programmare per essere veloci, altrimenti gli altri ci superano”.
Pensando a una possibile data per le riaperture ha detto: “In Francia si parla del 14 luglio, negli Usa del 4 luglio, il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi”.
Garavaglia ha poi sottolineato ancora: “Noi stiamo lavorando settore per settore per dare date specifiche. Diamo protocolli seri e le date. C’è un dibattito molto ideologico sulle riaperture, noi non siamo ideologici”.
E ancora, parlano di ideologie: “C’è anche nei media una posizione ideologica, non c’è il bianco o il nero. Dare solo segnali negativi è sbagliato perché l’economia vive anche di aspettative. Monitoriamo settimana per settimana”.
Garavaglia ha poi fatto un confronto con la situazione dell’anno scorso: “L’anno scorso non sapevano a cosa andavamo incontro, questa volta abbiamo l’esperienza dell’anno scorso e un piano vaccinale che sta procedendo”.
Garavaglia ha poi parlato del Green Pass, il passaporto vaccinale per viaggiare: “Lavoriamo al Green Pass che prevede tre condizioni, il vaccino, avere avuto il Covid e il tampone negativo. È un modello che sta già prendendo piede, perché ad esempio ci sono già numerosi voli che procedono così”.
Per quel che riguarda invece un piano del governo per creare isole covid-free anche in Italia, Garavaglia ha detto che: “La Grecia ha tante isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare. La direzione mi sembra abbastanza chiara”.
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