Il dipinto di Pablo Picasso, di proprietà di Imelda Marcos, non si vedeva da un po’, ma era ancora lì. Un quadro che le autorità filippine vogliono sequestrare, rimane nella casa della donna, ormai novantenne.
Questa scoperta, celata da tanti anni, è stata rivelata ‘grazie’ a delle fotografie scattate durante una visita del futuro presidente, Bongbong Marcos, alla casa di Manila di sua madre, ed ex first lady. Bongbong, che ha stravinto le elezioni tenutesi lunedì nelle Filippine, giovedì ha rilasciato alcune fotografie.
In questi fotogrammi appare con il suo giovane figlio in visita a Imelda, protagonista insieme al compianto Ferdinand Marcos, nel suo appartamento nella capitale filippina. Imelda e Ferdinand sono entrati nella storia come la purtroppo famosa “dittatura coniugale”, che ha rovinato le Filippine tra il 1965 e il 1986.
Nelle fotografie Bongbong e suo figlio sono visti insieme a Imelda, comodamente seduti sul divano del soggiorno, e dietro di lei quello che sembra essere il dipinto “Femme Couchee VI” (Donna distesa VI), opera attribuita al pittore Picasso da Málaga (1881 -1973).
Un pezzo che le autorità filippine hanno tentato senza successo di sequestrare dal 2014, nell’ambito di una sentenza del tribunale che ha stabilito che 156 opere d’arte della collezione privata dei Marcos, sono state acquistate con fondi statali sottratti.
Ricercata da allora, l’opera, l’ultima volta che si credeva fosse stata vista pubblicamente – non si sa se fosse una copia o quella reale – fu in quella stessa casa accanto a una tela di Camille Pisarro, in un documentario critico sulla vita opulenta dell’ex first lady, “The Kingmaker”, diretto dall’americana Lauren Greenfield e trasmesso nel 2019.
La stessa Greenfield ha fatto eco alle nuove fotografie su Twitter: “Picasso è tornato!”, ha proclamato il documentarista. “Donna distesa VI” fa parte di una collezione d’arte privata che i Marcoses custodiscono, valutata circa 500 milioni di dollari (477 milioni di euro), secondo la Commissione presidenziale per il buon governo, creata per recuperare parte del saccheggio che la potente dinastia ha accumulato, durante i suoi venti anni al potere.
Dopo la messa in onda del documentario Greenfield, in cui Imelda si vantava che suo marito “sapeva come guadagnare denaro e lei sapeva come spenderlo”, questa istituzione ha cercato senza successo il dipinto a casa della Marcos, situata al 34° piano del Condominio Plaza nella ricca Makati, una città all’interno dell’area metropolitana di Manila.
Ma quando sono andati lì, al posto del dipinto, acquistato dai Marcos nel 1971 in una galleria di New York, c’erano invece delle fotografie, ha rivelato l’ex presidente di quella commissione, Andy Bautista. L’apparente ricomparsa della tela, è datata 2002, quando Imelda fu fotografata in quello stesso salone Makati durante un’intervista a Efe, coincide con la recente vittoria di Bongbong.
Ma ora, visto che al potere è andato un loro parente stretto, si prevede che ci sarà un nuovo periodo di impunità per la dinastia. La Commissione presidenziale per il buon governo, è riuscita a recuperare oltre 3.300 milioni di dollari dalle appropriazioni indebita dei genitori di Bongbong Marcos.
Nel 1987 la commissione, subito dopo il defenestramento dei Marcos, aveva subito requisito ai Marcos diversi dipinti di grandi maestri classici come Tiziano, Raffaello o El Greco, che il trafficante d’armi saudita e prestanome dei Marcos, Adnan Kashoggi, conserva in Francia, secondo il New York Times.
I dipinti recuperati sono stati venduti per oltre 15,4 milioni di dollari da Christie’s a New York. Imelda fuggì con il marito negli Stati Uniti nel febbraio 1986 dopo una rivoluzione popolare che rovesciò il dittatore, lasciando nel Palazzo Malacañán una sontuosa collezione di gioielli del valore di milioni di dollari, il pianoforte più costoso del mondo all’epoca, e più di 3.000 scarpe di lusso.
Nel 1987, il tasso di povertà nelle Filippine si aggirava intorno al 60%, e un bambino su due soffriva di malnutrizione. Il 30 giugno suo figlio Bongbong Marcos presterà giuramento come Capo di Stato, nello stesso palazzo da cui la sua famiglia fuggì in elicottero 36 anni fa.
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