Addio alle vecchie ricette mediche cartacee, ecco quelle dematerializzate. La rivoluzione digitale arriva anche dal medico di famiglia e in farmacia. Vanno in pensione i blocchetti bianchi e rossi per far spazio alle ricette farmaceutiche digitali. Per acquistare i farmaci basterà la tessera sanitaria. Inoltre le ricette saranno valide in tutta Italia e, da marzo, ticket ed esenzioni verranno applicati in base alla regione di residenza del malato.
LEGGI ANCHE Cosa succederebbe se i tutti medici scrivessero le ricette in stampatello
Come funzionano le ricette dematerializzate? Il medico di base accede attraverso il pc a un sistema informatico protetto, inserendo login e password. Immette codice fiscale del paziente, farmaco da prescrivere, clic e la ricetta è fatta. In futuro saranno digitali anche le richieste di analisi o le visite specialistiche. L’assistito a quel punto va in farmacia, dà la tessera sanitaria al farmacista che riscontra la presenza della ricetta e consegna il farmaco.
In questa fase di transizione la ricetta elettronica viene affiancata da quella cartacea, sia per permettere ai medici di smaltire i milioni di blocchetti ancora in circolazione, sia per lasciare il tempo di abituarsi alla novità, soprattutto agli anziani. A breve però le ricette saranno solo online. “La ricetta dematerializzata è un grande passo avanti. I vantaggi sono evidenti, sia per il cittadino sia per lo Stato – afferma Annarosa Racca, presidente nazionale di Federfarma – Si risparmiamo i costi della carta e della stampa dei blocchetti di ricette tradizionali”. Un’altra novità importante è che le ricette saranno valide su tutto il territorio nazionale: “Per il momento pagherà il ticket in base alle regole vigenti nella regione in cui ritira i prodotti – continua Racca – Dal primo marzo, ecco una conquista per gli utenti, il ticket e le esenzioni saranno quelle previste nella regione in cui abita, ovunque si trovi”.
Un passo avanti necessario nell’epoca digitale. A patto di non sottovalutare le inevitabili difficoltà che, almeno nei primi tempi, riscontreranno gli anziani. Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e vicesegretario nazionale della Federazione dei medici di base, rassicura: “Si possono dematerializzare le ricette, non si dematerializzeranno i medici. Molti assistiti non possono essere congedati solo con indicazioni a voce, né adesso che ci sono i promemoria, né quando spariranno. Continuiamo e continueremo a dare loro istruzioni scritte, appuntando i farmaci che devono prendere, le dosi, i tempi di assunzione”.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…