Ricette mediche digitali: arriva il via libera alla proroga di un anno, la decisione del Governo nel decreto Milleproroghe dopo le polemiche sull’orizzonte di una cancellazione della misura introdotta per l’emergenza Covid.
La decisione sarebbe emersa all’esito dell’ultimo Consiglio dei ministri presieduto dal ministro Matteo Salvini.
Milleproroghe: rinviato di un anno termine per ricette mediche digitali
Sul tavolo dell’ultimo Consiglio dei ministri, presieduto dal vicepremier Matteo Salvini, la discussione della proroga di 12 mesi sull’utilizzo della prescrizione elettronica, una misura sulle ricette mediche digitali di natura straordinaria che era stata introdotta durante l’emergenza Coronavirus.
La possibilità di ricevere le prescrizioni mediche via mail o sms sarà prorogata quindi di un anno.
Soddisfazione del sindacato dei medici
Soddisfazione sulla proroga alla ricetta elettronica è arrivata dal Sindacato dei medici italiani (Smi). La scadenza della formula “dematerializzata” della prescrizione medica era prevista per la fine dell’anno.
La decisione del Governo sul Milleproroghe era nell’aria e ora si attendono ulteriori provvedimenti per “liberare i medici da gravosi incarichi burocratici”, si legge nella nota dei sanitari.
Cos’è la ricetta elettronica
La ricetta elettronica per la prescrizione dei farmaci è uno strumento introdotto nel 2020, in piena pandemia, per snellire le procedure e evitare assembramenti presso le strutture ambulatoriali.
Si tratta di una versione dematerializzata della tradizionale ricetta rossa cartacea e con la misura si prevede la totale informatizzazione del ciclo di vita della tradizionale ricetta medica cartacea del Sistema sanitario nazionale.
La richiesta di una strumento strutturale
Ora si punta all’introduzione dello strumento in chiave strutturale nel sistema. Questa la richiesta del Sindacato dei medici italiani che, dopo i dubbi delle scorse ore sul via libera a una proroga, nella nota stampa aveva lanciato l’allarme su un eccessivo carico di burocrazia in caso di mancato rinnovo della misura.
noi medici rischiamo di venire soffocati dalla burocrazia
Il Sindacato, come sottolinea il segretario generale Pina Onotri, ha espresso soddisfazione sull’accoglimento della sollecitazione da parte del Governo inserendo la norma nel Milleproroghe.
Smi chiede ulteriori misure per alleggerire il lavoro dei medici convenzionati del Servizio sanitario nazionale liberandoli “da gravosi carichi burocratici“.
Tra le priorità, la richiesta sulla possibilità di ridurre in modo importante le file di attesa negli ambulatori con l’ok all’uso di un’autocertificazione per i primi tre giorni di malattia, “soprattutto per patologie non obiettivabili”, si legge nella stessa nota del Sindacato dei medici italiani.
Rendere strutturale la ricetta dematerializzata, inoltre, secondo Smi costituirebbe un buon punto di partenza per evitare che un carico di lavoro sempre più pressante ricada su un numero ridotto di medici di medicina convenzionata, settore colpito da una crescente carenza di personale.
È la scelta più giusta per valorizzare la professione
prosegue il comunicato stampa sulle ricette digitali, in cui si sottolinea la necessità di una misura permanente anche “per contrastare l’esodo dalla categoria” e per avere più tempo e risorse per “la cura e l’assistenza dei pazienti”.