Il broker Gianluca Torzi è stato rinviato a giudizio a giugno 2024. L’uomo è accusato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Rinvio a giudizio per Gianluca Torzi. Il broker è accusato di autoriciclaggio e di aver emesso fatture relative a operazioni inesistenti. Il processo è stato fissato per l’uomo – e per altri quattro indagati – per il mese di giugno del 2024. Ecco cosa è emerso dalle indagini e le parole rilasciate dall’avvocato difensore, secondo il quale l’innocenza del suo assistito potrà essere dimostrata nelle sedi competenti, rispetto alle accuse che gli sono state mosse.
Autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Queste le accuse contro Gianluca Torzi. Il gip ha fissato la data del processo per il broker e per altri quattro indagati che dovranno comparire in tribunale nel mese di giugno 2024.
L’uomo, inoltre, è coinvolto nell’indagine della magistratura vaticana in relazione alla compravendita di un palazzo ubicato a Londra, nel Regno Unito.
In totale, il broker avrebbe incassato illecitamente circa 15 milioni di euro per l’operazione di Sloane Avenue, denaro col quale, secondo i pm, l’imprenditore avrebbe comprato azioni del valore di oltre 4,5 milioni di euro.
L’acquisto delle azioni – legate a varie società quotate in Borsa – gli avrebbero fruttato un guadagno di più di 750 mila euro.
Inoltre, l’altra parte dei 15 milioni di euro, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai magistrati di piazzale Clodio, sarebbe stata usata per coprire un debito di 670 mila euro, relativo a due aziende.
L’avvocato Marco Franco ha spiegato, in una intervista ad AdnKronos, che aspetteranno il processo al fine di dimostrare che non c’è alcun “reato presupposto”, né uno di natura tributaria. E aggiunge che è certo di poter dimostrare l’innocenza del suo cliente.
A febbraio, il Tribunale del Riesame di Roma predispose l’annullamento della misura cautelare nei confronti del broker che, nei fatti, tornò di nuovo libero.
Il legale di Torzi ha affermato che il suo cliente è “innocente rispetto ad accuse” e che, da parte loro, si aspettavano che gli accertamenti sarebbero stati fatti con una tempistica più breve.
Il broker fu arrestato nel mese di giugno 2021 in Vaticano, dopo essere stato sottoposto a un lungo interrogatorio da parte dei magistrati della Santa Sede, nell’ottica della inchiesta condotta dalla magistratura vaticana, nella quale sarebbero coinvolte altre cinque persone che svolgevano mansioni per la segreteria di stato. Tra questi, figuravano tre laici e due prelati.
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