Rientrano dal lavoro, ma quando arrivano a casa leggono questa scritta sul portone

Una coppia ha trovato una scritta bizzarra sul portone del proprio palazzo, ed è rimasta particolarmente basita. Ecco perché.

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Casa -nanopress.it

Quella dei cartelli bizzarri o incomprensibili nei condomini è una storia che non smetterà mai di divertirci. A volte, però, è più divertente quando riguarda altre persone e non noi personalmente. L’ha sperimentato una coppia che ha trovato una scritta stranissima sul portone del proprio palazzo. Cosa aveva di strano? Era incompleta ed incomprensibile.

Trovano una scritta incomprensibile sul portone

La coppia in questione stava rientrando dal lavoro quando si è resa conto di un cartello bianco affisso al cancello esterno del proprio palazzo. Quando si sono soffermati per leggere cosa ci fosse scritto, però, sono rimasti basiti: il cartello riportava una frase incompleta.

Nello specifico, la scritta recitava: “Il cancello ed il portoncino bianco devono categoricamente. Si, avete capito perfettamente: la frase terminava lì. E per di più il cartello non era neanche firmato, motivo per cui era impossibile capire chi l’avesse affisso lì, un vero mistero.

Scritta in un condominio
Scritta in un condominio – Nanopress.it

Non capita tutti i giorni di trovare un cartello del genere fuori dal proprio palazzo, e la coppia si sarà sicuramente chiesta che fare a quel punto, forse rivolgendosi all’amministratore. Parlando di cartelli nei condomini, comunque, ci sono delle regole da rispettare. Spesso, infatti, i cartelli che troviamo affissi sui cancelli o nelle bacheche direttamente dai condomini non sono propriamente in regola. 

Regole di affissione dei cartelli nei condomini

Fino a che punto i condomini sono liberi di lasciare cartelli all’interno degli spazi comuni nel proprio condominio? Innanzitutto, per quanto riguarda la bacheca condominiale, si tratta di uno spazio ad esclusiva gestione dell’amministratore di condominio. Pertanto, solo questa figura può lasciare cartelli, messaggi o indicazioni sulla bacheca.

In più, si deve trattare di messaggi e comunicazioni utili affinché le attività all’interno dello stabile vengano gestite al meglio. Questa precisazione è doverosa, poiché lo stesso amministratore non può lasciare qualsiasi tipo di messaggio richiamando l’attenzione dei condomini.

Ad esempio, non è possibile da parte dell’amministratore lasciare in bacheca un messaggio rivolto ad un singolo condomino chiedendo di pagare una rata arretrata delle spese condominiali. Fare questo, infatti, significherebbe violare la privacy di quella persona. 

Amministratore di condominio
Amministratore di condominio – Nanopress.it

Che dire dei condomini? Questi ultimi possono sfruttare alcuni spazi comuni per lasciare i loro cartelli o messaggi, a patto che lo si faccia nel rispetto della pulizia e del decoro dello stabile. Inoltre, questi cartelli devono essere temporanei e di piccole dimensioni, e ovviamente non devono in alcun modo danneggiare i muri del palazzo.

Infine, qualsiasi tipo di messaggio si decida di lasciare, deve essere scritto in tono rispettoso e mai maleducato, tale da ferire la sensibilità di qualcuno. In ogni caso, un utile consiglio è quello di chiedere all’amministratore prima di affiggere un cartello. Così facendo, potremmo anche avere il permesso e la possibilità di affiggerlo direttamente all’interno della bacheca condominiale. 

Rispettare gli altri è una regola fondamentale

L’abbiamo già anticipato, ma non verrà mai ribadito abbastanza: la prima regola che rende un messaggio nel proprio condominio legittimo è il rispetto degli altri. Questo vuol dire usare un linguaggio appropriato ed educato, ma anche scrivere messaggi che rispettino la privacy altrui.

Messaggi rispettosi
Messaggi rispettosi – Nanopress.it

Inoltre, il fatto che un messaggio possa essere utile agli altri determina la sua possibile affissione, o meno, nelle aree comuni. In generale, comunque, è vietato affiggere cartelli o comunicazioni che possano potenzialmente turbare chi li legge. Parliamo quindi di messaggi che contengono immagini violente o volgari, e questo vale in modo particolare nel caso di stabili in cui vivono minorenni

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