Oltre 27 milioni di euro, è questo il danno complessivo a carico degli esponenti politici della Campania per aver omesso le misure necessarie alla bonifica e messa in sicurezza di numerose discariche del territorio, mettendo gravemente a rischio la salute dei cittadini e arrecando gravi danni all’ambiente.
Sono diversi i dirigenti e i funzionari della regione e dei comuni interessati colpevoli di aver messo in pericolo i cittadini della ormai nota Terra dei Fuochi. Secondo un’indagine condotta dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea sono 48 le discariche in Campania che non rispettano le direttive sui rifiuti, in Italia ne sono in totale 200. Al momento, lo Stato Italiano ha versato sui conti della Commissione europea la somma totale di € 113.200.000,00, di cui 27,4 milioni di euro riguardanti le discariche presenti sul territorio campano.
Le somme richieste dalla Unione Europea, anticipate dallo Stato italiano, sono attualmente in corso di recupero da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha avviato il procedimento di rivalsa nei confronti degli enti campani. Tra i responsabili del danno di 27 milioni di euro figurano: Antonio Bassolino, ex presidente della Giunta Regionale e l’ex governatore Stefano Caldoro nonché l’ex assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano.