Oggi il Senato ha approvato la riforma Cartabia del Consiglio Superiore della Magistratura, è stata trasformata in legge.
La riforma è stata approvata con 173 voti positivi, 37 voti negativi e 16 astenuti. Il testo è quindi divenuto legge.
L’impegno delle Camere
E’ stato mantenuto l’impegno delle Camere che qualche mese fa risposero con un grande applauso al sollecito di Mattarella all’approvazione della riforma Cartabia sulla Magistratura.
Il testo costruito grazie al duro lavoro e all’impegno di molti è stato finalmente approvato e trasformato in legge.
La ministra Marta Cartabia stamattina, prima del voto in Senato, ci ha tenuto a ringraziare tutte le forze politiche per il loro impegno e la loro disponibilità nella creazione di questa legge.
L’approvazione di questa legge è un passaggio importante nella storia dello Stato italiano, perché per troppo tempo il tema della giustizia è stato terreno di dispute e scontri.
Prima dell’approvazione e della creazione della riforma, che poi si è trasformata in legge, c’è stato bisogno di un lungo confronto con tutti i partiti politici di maggioranza.
La collaborazione di tutte le forze politiche
Per potere arrivare ad un testo condiviso da tutte le forze politiche e in cui tutta la maggioranza potesse riconoscersi e potesse riconoscere il loro contributo e la loro collaborazione, c’è stato bisogno di lavorare duramente sull’ascolto e sulla cooperazione da parte di tutti
I partiti si sono aiutati tra loro riuscendo ad ascoltare e a lasciare spazio alla maggioranza delle forze politiche, ma anche sostenendo con fermezza le proprie idee.
La ministra Marta Cartabia ha ringraziato tutte le forze politiche per il loro contributo e per la loro disponibilità, per essere riusciti a mantenere un impegno nel modo più costruttivo possibile; ha ringraziato anche il Ministro per i rapporti con il Parlamento della Republlica italiana D’Incà, il quale ha permesso che il testo arrivasse ad oggi, al raggiungimento della votazione finale; un ringraziamento è andato anche ai Sottosegretari di Stato alla giustizia Macina e Sisto per il loro contributo determinante; ed infine al Ministero della Giustizia, il cui sostegno dietro le quinte è stato indispensabile.
L’assenso di questa legge farà in modo che il rinnovo del Consiglio superiore della magistratura avverrà sotto nuove regole e si spera che ricomporrà la fiducia nella Giustizia dei cittadini italiani.
Grazie a questa nuova legge, il Consiglio superiore della magistratura potrà tornare a svolgere interamente la propria funzione esaltando la professionalità della Magistratura italiana.