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Categories: Economia

Riforma del lavoro: 210.000 contratti in più ad aprile


Il Ministero del Lavoro, in un’indagine sui contratti, ha rilevato che ad aprile ci sono stati 210.000 nuovi contratti in più, di cui 48.000 fissi. Sarebbe tutto merito degli sgravi contributivi previsti per le aziende che assumono con contratti a tempo indeterminato per tutto il 2015. Una parte importante sarebbe stata svolta dal decreto attuativo del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti. Proprio il mese di aprile è il primo mese completo, nel quale i nuovi assunti possono beneficiare delle nuove regole sull’articolo 18.

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Se si opera un confronto con i dati relativi ad aprile 2014, si vede che le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono aumentate del 52%. Diminuiscono le attivazioni di contratti di apprendistato e le collaborazioni.

92.000 posti in più a marzo

I dati del Ministero sono molto chiari e dimostrerebbero gli effetti positivi determinati dal Jobs Act. Nel mese di marzo sarebbero stati creati 92.000 posti di lavoro in più. Le attivazioni dei nuovi contratti sono state pari a 641.572, mentre le cessazioni ammonterebbero a 549.273. La situazione, quindi, lascerebbe ben sperare di fronte ai tentativi del governo di riuscire a risollevare la situazione economica in Italia e di contrastare la disoccupazione.

In particolare è stato riscontrato che sarebbero aumentati di 31.000 unità i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, per i quali è prevista la decontribuzione triennale secondo le disposizioni della legge di stabilità. La differenza, che comunque deve tenere conto del fatto che non vengono presi in considerazione il lavoro domestico e quello della Pubblica Amministrazione, si coglie facendo un paragone anche con il 2014. L’anno scorso, infatti, il saldo complessivo era stato positivo per più di 61.000 unità. Nello specifico c’erano state 620.032 attivazioni e 558.366 cessazioni. Quest’anno in sostanza il bilancio è migliore.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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