Ci sono delle novità non trascurabili per quanto riguarda la riforma delle pensioni. A parlarne è Tito Boeri, presidente dell’Inps, il quale ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera come, avendo avuto l’incarico, ha avuto anche la richiesta molto esplicita da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi non solo di gestire l’istituto, ma anche di riformarlo, portando avanti il tutto in corrispondenza all’approvazione del contratto a tutele crescenti rientranti nel Jobs Act. Molti sono gli intenti che si vuole raggiungere attraverso una riforma del sistema, che non tralascerà nemmeno una ristrutturazione interna.
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In particolare Boeri fa notare che si interverrà sulle direzioni centrali, che sono troppe. Boeri promette di lavorare sulla possibilità di gestire delle riforme che potrebbero andare a vantaggio anche delle pensioni più basse. Si formuleranno delle proposte di intervento, in nome di un ruolo propositivo che l’Inps rivendica.
I provvedimenti
Molti sono i provvedimenti che rientrano nelle priorità dell’istituto di previdenza sociale. Boeri vuole partire dalla trasparenza, per offrire un’immagine esterna dell’Inps in grado di valorizzare le sue qualità. Secondo Boeri, la gente percepisce l’Inps come un gruppo di persone che decidono, invece il presidente sottolinea che si limitano ad applicare le leggi.
Molti lamentano anche la qualità dei servizi che l’istituto offre ai cittadini e si vuole impegnare nel miglioramento della qualità dei servizi offerti. Fa affidamento anche sulla tecnologia e sulla connessione ad internet, che, attraverso l’uso di un pin, potrà servire a simulare la pensione futura. A quanto pare sarà una possibilità che sarà riservata a tutti, almeno nel 2015 sarà possibile per i dipendenti privati. Tempi più lunghi, invece, si prevedono per la ricostruzione dei versamenti relativi ai dipendenti pubblici.
Gli esodati e la flessibilità
Boeri si è espresso anche sulla questione di chi resta senza lavoro in età anziana, ma è ancora lontano dalla pensione. Secondo il presidente dell’Inps, il problema può essere affrontato soprattutto dal lato degli ammortizzatori sociali.
Il tema degli esodati, ha dichiarato Boeri, è stato affrontato con dei decreti di salvaguardia, che però non esauriscono il panorama delle situazioni da proteggere. Per questo propone di spendere meglio le risorse pubbliche, prevedendo per esempio un reddito minimo contro le situazioni di povertà. Molto importante anche il tema della flessibilità, riguardo alla quale Boeri prevede la possibilità di realizzarne alcune forme.