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Varie novità che riguardano la riforma fiscale voluta da Renzi. Nello specifico elementi fondamentali si rivelano l’Irap e l’Irpef. Il Premier dovrà dare una risposta a tutti coloro che si aspettano dei tagli della pressione fiscale a favore delle imprese e dei cittadini, con il cuneo fiscale che rimane un punto fondamentale per la ripresa dell’economia e del mercato del lavoro. La strada intrapresa dal governo è quella di una riduzione delle tasse sul lavoro e sulle imprese che investono in assunzioni o che aumentano l’export, mentre per il rilancio dei consumi si tende a dare più potere d’acquisto con immissioni in busta paga del bonus Irpef e l’ipotesi del Tfr mensile.
Da un certo punto di vista Matteo Renzi si è proposto la classica idea di “togliere ai ricchi per dare ai poveri”, con il documento di economia e finanza 2014, ma bisogna vedere se veramente riuscirà a raggiungere questo obiettivo, anche perché contemporaneamente Renzi deve affrontare altri problemi, primo fra tutti la lotta all’evasione fiscale.
Irap
L’Irap, con la riforma proposta da Renzi, diventa più leggera. Dall’anno prossimo sarà deducibile completamente il costo del lavoro, con un taglio della pressione fiscale, che dovrebbe essere pari, secondo le stime effettuate, a 6,5 miliardi di euro. Anche se resteranno fuori circa 3 milioni di aziende, il provvedimento andrà a vantaggio sicuramente delle grandi imprese. Novità arrivano anche sul costo del lavoro dalla nuova legge di stabilità, nell’ambito della quale è stato preso in considerazione un miliardo di euro, in modo che vengano azzerati i contributi sulle nuove assunzioni. Saranno agevolate soprattutto quelle nuove assunzioni che verranno effettuate, sulla base di quanto stabilito dal Jobs Act, con un nuovo contratto a tutele crescenti.
Irpef
Per quanto riguarda l’Irpef, Renzi ha dato il via e confermato il bonus da 80 euro in più in busta paga a partire da maggio. Il sollievo fiscaleè andato a favore dei redditi più bassi, quelli che hanno meno di 15.000 euro all’anno e quelli compresi tra i 15.000 euro e i 28.000, a scalare. Secondo Renzi il provvedimento potrebbe ottenere un duplice effetto, sia per quanto riguarda la disponibilità del reddito, sia per ciò che è relativo ai consumi interni. Il bonus con il taglio dell’Irpef dovrebbe diventare strutturale con la legge di stabilità 2015.