Dopo l’ok da parte della Camera, adesso tocca al Senato esaminare e valutare la riforma del Fisco. La finalità del governo è quella di concludere l’iter prima della pausa estiva.
Il governo continua a lavorare sulla riforma fiscale, che sta giungendo all’iter conclusivo con l’avvio della valutazione da parte di Palazzo Madama. Una settimana fa c’è stato l’ok da parte di Montecitorio, adesso tocca al Senato in modo tale da concludere l’iter prima della pausa estiva. La finalità è quella di iniziare già a lavorare ai primi decreti attuativi dal mese di settembre e rendere le nuove misure già in vigore a partire dall’inizio del 2024. Tenendo conto degli aggiornamenti, possiamo scoprire quali sono le novità che interessano il sistema tributario italiano.
Dopo l’ok da parte della Camera, la valutazione della riforma del Fisco passa all’esame del Senato. Ecco le novità fiscali introdotte dal governo.
Come auspicato da Matteo Salvini, i contribuenti italiani che hanno debiti tributari inferiori ai 30mila euro potranno fare la pace con il Fisco e vedersi azzerata una parte delle obbligazioni tributarie. Per ora non c’è nulla di ufficiale in merito alla tregua fiscale proposta dal leader della Lega. Si tratta di una proposta che potrebbe essere presa in considerazione come emendamento e ha sollevato non poche critiche da parte dell’opposizione.
Altro nodo cruciale della riforma fiscale riguarda i controlli e le riscossioni. Per le PMI e per gli autonomi si punta al concordato preventivo, mentre per le imprese di grandi dimensioni si punta alla compliance. La finalità è quella di estendere il tutoraggio fiscale ai gruppi multinazionali che approdano in Italia.
Palazzo Madama punta ad inserire interventi migliorativi sulla riscossione in modo tale da garantire un netto equilibrio tra tutela dei cittadini e interesse al recupero, consentendo dei piani di rimborso del debito sostenibili. È prevista la possibilità di rateizzare gli acconti che devono essere versati entro il 30 novembre, con la possibilità di ridurre la ritenuta di acconto per i lavoratori autonomi. Confermata la detassazione delle tredicesime e degli straordinari per i lavoratori che incassano redditi bassi. Per i lavoratori titolar di Partita IVA scatta la flat tax incrementale. In forse rimane quella prevista per i lavoratori dipendenti.
Altra novità è quella di introdurre agevolazioni fiscali per gli under 30, che puntano ad entrare nel mercato occupazionale. Per le imprese è previsto uno sconto sull’Ires, l’imposta sul reddito delle società. Se il reddito prodotto viene impiegato in investimenti qualificati ed in nuove assunzioni di risorse umane, le aziende versano meno. Anche per quanto concerne l’Irap, l’imposta che finanzia la sanità regionale, è previsto il graduale superamento senza ulteriori oneri a carico del tessuto imprenditoriale. Il governo punta ad istituire una sovra-tassa che punti a garantire entrate volte a finanziare il sistema sanitario.
La riforma tributaria punta a mettere ordine nelle tasse del settore automotive, con il superamento e l’abolizione del superbollo, come auspicato da Salvini. L’abolizione del bollo auto di lusso e bolidi sarà graduale e senza aggravio di oneri sui conti statali.
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