Ieri si è tenuto l’incontro tra il Governo e le parti sociali in merito alle riforme previste per le pensioni a partire dal 2024. Purtroppo all’incontro non ha partecipato la ministra del Lavoro e questo ha impedito la possibilità di riuscire a raggiungere ad accordi certi.
I sindacati durante l’incontro hanno perciò soltanto avanzato le loro richieste. Il prossimo incontro ci sarà il 18 settembre, in seguito si potranno avere maggiori informazioni sulla riforma pensioni prevista per l’anno 2024. Il Governo Meloni attualmente deve confrontarsi con delle scarse risorse a disposizione e con la necessità di investire il capitale a disposizione per non far alzare le tasse.
Riforma pensioni 2024 tutto rimandato al prossimo incontro del 18 settembre
Ieri, 5 settembre 2023, era stato fissato un incontro tra il Governo e le parti sociali interessate per poter discutere sul tema previdenziale dei lavoratori.
Le parti sociali che hanno preso parte all’incontro, avevano richiesto in precedenza, che a questo appuntamento ci fosse anche la ministra Elvira Calderone che invece non ha partecipato.
Dal momento che non era presente la rappresentate del ministero del Lavoro, le parti sociali coinvolte hanno potuto solamente ribadire quali sono le loro richieste direttamente all’Osservatorio.
Richieste più volte avanzate e ben note. L’incontro ha visto come tema principale la necessità di dover trovare una soluzione per le donne ma anche per i lavoratori gravosi e usuranti.
Le parti sociali vogliono che venga allargato il numero dei lavoratori gravosi e che siano inclusi in un unico elenco, per loro andrebbe bene anche estendere Ape Sociale includendo anche i precoci.
Ma non basta perché è necessario che sia esteso a più settori e che vengono incluse anche altre diverse categorie di lavoratori.
I sindacati, per il tema donne, chiedono che siano istituiti dei criteri diversi che possano rispondere anche a chi esegue lavori discontinui, a chi ha salari bassi e che possa essere riconosciuto anche il lavoro svolto all’interno dell’ambito familiare.
Inoltre vorrebbero che venga integrato nuovamente l’Opzione donna ma con i vecchi requisiti.
Lara Ghiglione, segretaria della Cgil, a incontro concluso ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui afferma di non essere soddisfatta perché loro come parti sociali stanno facendo la loro parte mentre il Governo e la ministra no.
Le opzioni del Governo
Il Governo Meloni si trova però a dover fare i conti con scarse risorse poiché le poche risorse che si hanno a disposizione sono destinate, per la maggior parte, a essere utilizzate per evitare l’aumento delle tasse sul territorio italiano.
Al momento si pensa che il Governo possa offrire una proroga di quota 103 e la possibilità di ampliare Ape sociale. Per quanto riguarda invece le donne non si può tornare alla vecchia versione di Opzione donna perché troppo cara.
Il Governo perciò sta cercando una soluzione alternativa per dare la possibilità alle donne di accedere prima alla pensione cercando di coinvolgerle maggiormente all’interno di Ape sociale.
Inoltre vuole intervenire su Opzione donna ridotta cercando di coinvolgere 10mila donne in più rispetto a prima magari cambiando l’età di accesso e allungandola di qualche anno.
Nessuna novità perciò sul tema pensioni al momento, e non ci saranno prima di ottobre. Il prossimo incontro ci sarà il 18 settembre e sarà in questa data che si avranno maggiori informazioni su ciò che succederà nel 2024.