Rigassificatore Piombino, l’arrivo della nave Tundra e le sue funzioni

Importanti novità arrivano dal fronte della provincia di Livorno. Nella città di Piombino, nota per essere uno scalo portuale toscano, nella primavera del nuovo anno, arriverà la nave Golar Tundra. L’installazione prevista tra aprile e maggio; per i prossimi 36 mesi sarà collocata nella banchina della zona est. Successivamente sarà trasferita altrove.

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La Golar Tundra è stata acquistata dalla Snam, una importante società per azioni di infrastrutture energetiche. L’obiettivo principale sarà quello di trasportare il gas da rigasificatore e trasferirlo alla rete nazionale per i consumi.

L’installazione del rigassificatore nel porto di Piombino

Ormai è tutto pronto per l’arrivo della nave Golar Tundra presso il porto di Piombino, in provincia di Livorno. Compresa anche l’autorizzazione da parte di Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, il quale ha dato lo star bene per il rigasificatore.

La città in provincia di Livorno, negli ultimi mesi è stata al centro della cronaca per l’installazione di questa importante infrastruttura; soprattutto dopo gli ultimi conflitti, l’Italia vorrebbe essere indipendente dalla Russia da un punto di vista energetico.

Piombino, dal canto suo, ha sempre espresso dissensi e malumori. Sia da parte dei cittadini che dell’intera amministrazione comunale. Il timore di tutti sarebbe dovuto a causa degli impatti ambientali che potrebbe causare il rigassificatore.

Le dichiarazioni di Francesco Ferrari

“Aveva annunciato che sarebbe andato avanti e l’ha fatto. Dopo tutto, volontà già affermata fin dal primo giorno. Altrettanto, noi avevamo risposto che avremmo impugnato l’autorizzazione di fronte al Tar e lo faremo”.

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Queste le ultime dichiarazioni rilasciate da Francesco Ferrari, Primo cittadino di Piombino, quando nella giornata di venerdì il presidente della regione toscana, Eugenio Giani ha firmato l’autorizzazione per l’installazione del rigassificatore.

Tale sottoscrizione arriva dopo il consenso in Giunta regionale di un memorandum in 10 punti: a prendere parte saranno il presidente della Toscana, la presidenza del Consiglio, i ministri competenti e il Comune di Piombino.

Il progetto

Il porto di Piombino, sarà il quarto rigassificatore presente in tutta la penisola italiana; gli altri sono a Porto Viro, in Veneto; a Panigaglia, una località del golfo di La Spezia, vicino Porto Venere; l’altra infrastruttura, invece, è presente al largo del mare tra Pisa e Livorno.

Golar Tundra, acquistata per 330 milioni di euro, sarà per i prossimi tre anni presente nella banchina della zona est del porto piombinese. La nave ha una capacità di stoccaggio di circa 170 metri cubi di gas e una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi all’anno, pari al 6,5% del fabbisogno nazionale di Gnl.

In questi mesi che precedono l’installazione, ci sarà la realizzazione di un metanodotto sotterraneo di 8 chilometri, che servirà a collegare l’imbarcazione alla rete del gas.

Tale progetto, sarà realizzato su aree che ancora attendono una valutazione circa l’impatto ambientale. Il governo, per cercare di rendere più veloce possibile l’installazione del rigassificatore nella primavera del nuovo anno, ha rimosso tale vincolo, in maniera che siano più celeri le tempistiche burocratiche.

 

 

 

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