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Rimasto vedovo durante gli attentati di Parigi scrive all’Isis: ‘Non avrete mai il mio odio’

Antoine Leiris è un giornalista francese rimasto vedovo durante gli attentati di Parigi. Il giovane di 34 anni è rimasto con un bimbo di 17 mesi, dopo aver perduto la sua Hélène, una delle vittime degli attentati in Francia. E su facebook, scrive un post molto coraggioso e commovente, in cui, rivolto direttamente ai terroristi dell’Isis, scrive: ‘Non avrete mai il mio odio‘. In poche ore la sua lettera aperta ai jihadisti ha ottenuto 110mila condivisioni

Antoine Leiris, come anche i sopravvissuti che hanno testimoniato cosa è accaduto durante quelle angosciose ore sotto la minaccia delle armi, racconta una storia toccante: ”L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo giorni e notti d’attesa. Ed era così bella, bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi ha fatto follemente innamorare di lei 12 anni fa”. Antoine ha dovuto identificare il suo corpo. Ma nonostante il dramma che ha vissuto, il suo messaggio ai terroristi è: ”Non avrete il mio odio”.

Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio ma no, non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio saperlo, siete delle anime morte. Se il Dio in nome del quale uccidete ciecamente ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo della mia donna sarà allora una ferita nel suo cuore. E io allora non vi farò il dono di odiarvi. Certo lo meritereste ma rispondere all’odio con la collera sarebbe cedere alla stessa ignoranza che vi ha resi ciò che siete”, si legge nel post di Leiris. ”Voi volete che io abbia paura, che guardi i miei concittadini con sospetto, che sacrifichi la mia libertà per la sicurezza. Eh no, non ce la farete”. E ancora: ”Certo che sono devastato dal dolore, questa piccola vittoria ve la concedo, ma sappiate che sarà di breve durata. Io so che lei ci accompagnerà ogni giorno e che la ritroveremo nel paradiso delle anime libere nel quale voi invece non avrete mai accesso”. ”Siamo solo in due ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Tra l’altro, ora devo andare: devo andare da Melvil che si sta per svegliare dal suo riposino. Ha solo 17 mesi e come ogni giorno mangerà la sua merenda e poi andremo a giocare come sempre e per tutta la sua vita questo bambino vi farà l’affronto di essere felice e libero. Perché no, non avrete nemmeno il suo odio”.

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

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