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I rimborsi della Regione Lombardia stanno facendo discutere parecchio, a causa di alcune spese pazze effettuate da esponenti politici, i quali hanno speso il 70% dei rimborsi per numerosi acquisti, alcune volte molto particolari. Dopo la chiusura delle indagini da parte dei PM della Procura di Milano Robledo, Filippini e D’Alessio, adesso sono molti consiglieri a rischiare il rinvio a giudizio con l’accusa di peculato. Si tratta di 31 consiglieri del PdL, di 23 della Lega, di 5 del PD, di 2 dell’Udc e di uno di SEL, IDV e Partito dei pensionati. La lista delle spese pazze comprende numerose voci, alcune anche curiose.
Le note spese, per un totale di 2 milioni e 140 mila euro, comprendono ricevute fiscali di vario genere. In molti, secondo quanto ha messo in luce la Guardia di Finanza di Milano, hanno voluto farsi rimborsare televisori a cristalli liquidi, ma anche iPhone, iPad e prodotti tecnologici di vario tipo. Ma c’è anche chi ha preferito mettere in nota cene e perfino medicine.
Gianmarco Quadrini ha segnato caviale e pesce vario acquistato alla Agroittica (2.190,29 euro), Gianluca Rinaldin ha voluto farsi rimborsare un pasto del valore di 265,5 euro con tanto di Brunello di Montalcino, Carlo Porcari ha preferito inserire nella nota due banchetti per 250 persone per un costo di 5.000 euro, Giuseppe Angelo Giammario ha preferito inserire 120 bottiglie di vino Refosco da 1.094 euro. E c’è anche chi, come Giangiacomo Longoni, ha inserito una coppetta piccola da 2,50 euro. E ancora, Carlo Spreafico, del PD, si è fatto rimborsare un vasetto di Nutella da 2,70 euro acquistato nell’agosto 2011. E poi ancora, Alessandro Marelli ha speso 35 all’Angolo della serratura e Guido Galperti 12,10 euro per l’aspirina.
Ora sgarrano i grillini
Parlando sempre di rimborsi spese, anche il Movimento 5 Stelle è rimasto coinvolto in alcune spese particolari. Pure il movimento di Beppe Grillo, che da sempre ha voluto contraddistinguersi per la sua trasparenza, ha fatto qualche errore di valutazione. Nei rimborsi sono finiti 900 euro per delle spese che sono state segnalate dal magistrato istruttore, Sara Molinaro. Nella relazione, il magistrato ha contestato l’acquisto di 8 boccioni di acqua e di 4 viaggi in aereo e in treno.
Certo, non si tratta di somme molto elevate, ma questo dimostra che a volte si possono fare degli errori. Molinaro, nella relazione, ha indicato che non è stata specificata nel dettaglio la causale della spesa in relazione all’acqua e che mancava la documentazione dell’inerenza della spesa, per quanto riguarda i biglietti per i viaggi. Silvana Carcano, coordinatrice del gruppo in Lombardia, ha spiegato che la fornitura d’acqua è quella per le riunioni. La giustificazione delle spese dovrà arrivare entro l’11 aprile.
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