Molti contribuenti con disabilità o portatori di handicap hanno diritto al rimborso 730 al 100%, ma non lo sanno. Chi sono.
Le spese sanitarie sono spesso tra le più gravose da affrontare. Questo è vero in misura maggiore per i cittadini con disabilità. Per fortuna, la Dichiarazione dei Redditi permette, possedendo determinati requisiti, di godere di agevolazioni su determinate spese, ad esempio rimborsi e detrazioni. Per i contribuenti disabili e portatori di handicap, in particolare, è previsto uno sgravio delle spese sanitarie maggiorato. Questi contribuenti possono richiedere un rimborso 730 al 100%.
Come abbiamo anticipato, compilando il Modello 730 è possibile richiedere il rimborso IRPEF per alcune spese, tra cui quelle sanitarie. Innanzitutto, per godere di questa agevolazione si deve aver ottenuto l’attestazione della propria invalidità come grave o totale. Questo requisito non è previsto per i portatori di handicap, per i quali basta la loro stessa condizione.
In questi due casi, chi ne ha diritto può dedurre spese mediche ordinarie, come visite e farmaci, e spese specifiche per l’assistenza. Con spese di assistenza si intendono le spese affrontate per la riabilitazione o l’assistenza di infermieri, educatori o terapisti, e le spese sostenute per attività di musicoterapia e ippoterapia prescritte dal medico e svolte in centri dedicati.
Su questo tipo di spese è prevista una detrazione al 100%, di cui possono beneficiare anche i familiari di un soggetto disabile che le abbiano sostenute. Questo vale anche nel caso in cui il familiare non abbia la persona disabile a carico a livello fiscale.
Nel caso in cui le ricevute delle spese sostenute siano intestate alla persona disabile, chi ha pagato dovrà inserirle e specificare la cifra spesa, oltre ad integrare le ricevute che attestano le varie spese.
Nel caso di rette di strutture per la cura di pazienti disabili, la detrazione non è valida per l’intero ammontare della retta, ma copre solo le spese menzionate prima, cioè quelle mediche generali e di assistenza specifica. In tal caso, sarà la struttura presso cui il paziente è ricoverato a dover emettere una certificazione che riporti i dettagli di queste spese.
Esistono comunque delle spese mediche che non sono detraibili, e cioè le prestazioni di pedagogisti, spese sostenute per visite specialistiche e prestazioni fornite da operatori non sanitari, ad esempio quelli di organizzazioni che offrono sostegno didattico ai minori con handicap.
Non rientra tra le spese da detrarre anche l’acquisto di dispositivi medici coperto dalla detrazione al 19% su spese superiori a 129,11 euro di franchigia.
Prima di fare domanda per ricevere la detrazione del 100% sulle spese mediche per le quali è contemplata, quindi, è molto importante accertarsi di avere a disposizione tutti i documenti che attestano le spese sostenute, cioè ricevute e fatture. Queste ultime dovranno riportare anche il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa, o in alternativa la partita IVA.
Queste certificazioni, comunque, non sono da allegare al modulo della Dichiarazione dei Redditi. Piuttosto, il contribuente dovrà conservarle in modo da poter dimostrare la legittimità della detrazione ricevuta in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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