Gli indagati, con la compiacenza di un medico – profumatamente remunerato per i suoi servizi – ottenevano le false attestazioni per iscrivere i figli a scuola.
Ai 21 genitori finiti nel mirino dell’inchiesta, è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini.
Tutto era partito da un’anomalia riscontrata nelle attestazioni a firma di un medico iscritto all’Ordine di Pesaro Urbino, che aveva sottoscritto un numero esorbitante di avvenute vaccinazioni, rispetto a quanto accadeva normalmente.
Era diventata ormai una vera e propria catena di montaggio quella che i militari dell’Arma di Rimini hanno scoperto nell’ambito di un’indagine andata avanti per mesi.
I carabinieri hanno infatti scoperto che un medico – profumatamente remunerato per i suoi servizi – sottoscriveva ai genitori che ne facessero richiesta false attestazioni di vaccinazioni, obbligatorie per l’iscrizione dei figli alla scuola materna.
Al momento sono 21 i genitori indagati, ai quali nelle scorse ore è stata notificata la notizia della chiusura dell’inchiesta.
I genitori, tutti no vax, riuscivano a ottenere, dietro compenso economico, l’attestazione che occorreva ai loro figli, nonostante i bambini non fossero stati vaccinati.
L’indagine, che si riferisce al periodo tra il 2017 e il 2019, era partita da un’anomalia riscontrata nelle attestazioni a firma di un medico iscritto all’Ordine di Pesaro Urbino, che aveva sottoscritto un numero esorbitante di avvenute vaccinazioni, rispetto a quanto accadeva normalmente.
I carabinieri, grazie alle intercettazioni telefoniche, hanno poi scoperto quanto messo in atto dal medico, deceduto nel 2019.
Il modus operandi era sempre lo stesso: i genitori interessati – tutti con figli nati tra il 2015 e il 2016 – contattavano il suddetto medico perché attestasse le vaccinazioni ( mai avvenute) obbligatorie per l’ammissione dei figli all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia.
Il medico riceveva intorno ai 300 euro per ogni falso attestato di vaccinazione.
Per i genitori coinvolti nell’ambito dell’inchiesta, 21 in tutto, il capo di imputazione è quella di corruzione in concorso.
Le vaccinazioni consigliate ma non obbligatorie, che sono offerte gratuitamente dalle Regioni e le Province sono 4:
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