La Procura di Rimini ha indagato una professoressa con l’accusa di truffa ai danni dello stato. Questo perché utilizzava numerosi certificati medici falsi per saltare i giorni a scuola facendosi pagare così pagare la malattia.
Attualmente oltre alla professoressa, sono indagati anche due medici per aver emesso un enorme serie di certificati falsi. La somma totale estorta allo stato equivale a circa 50mila euro.
Una professoressa e due medici sono attualmente indagati dalla Procura di Rimini, con l’accusa di truffa ai danni dello stato.
Tutti e tre gli indagati sono attualmente residenti a Reggio Calabria. La professoressa di circa 30 anni, ha però ottenuto nel 2019 un incarico a tempo indeterminato a Rimini, come supplente.
Nel corso di questi anni, la docente avrebbe presentato un enorme numero di certificati medici falsi in modo da saltare “gratuitamente” diversi giorni di lavoro. I due medici calabresi hanno emesso tutti i certificati falsi presentati e per questo sono stati accusati di truffa e falso.
Tra le false malattie prescritte vi sono, slogatura alla caviglia, sindrome di Meniere, lombalgia, ascesso ai denti e sindrome da vertigini. Addirittura dopo aver attuato il vaccino, la professoressa ha anche finto di aver avuto una reazione avversa a quest’ultimo.
A causa di queste false diagnosi la docente si assentava per lunghi periodi comprendenti addirittura interi mesi. Secondo le indagini della Guardia di Finanza di Rimini, la professoressa avrebbe estorto allo stato una somma complessiva di 50mila euro.
La Procura ha analizzato ben 35 certificati, dai quali è emerso che i due medici diagnosticavano terapie salvavita alla 30enne in totale assenza del requisito della gravità.
Attualmente il giudice ha chiesto il rinvio a giudizio per la professoressa 30enne e i due medici, dunque la decisione finale spetterà al giudice della prossima udienza, fissata il 7 febbraio 2023.
La Procura di Rimini, se giudicherà colpevole la professoressa e i due specialisti, potrà perseguirli penalmente.
Infatti il reato di truffa ai danni dello stato è un reato contenuto all’interno del nostro codice penale, precisamente all’articolo 640.
In particolare secondo il codice, il reato si verifica quando vengono compiuti degli artifizi o dei raggiri, attraverso la presentazione di documenti falsi, ai danni dello stato. Elemento fondamentale è poi l’acquisizione di un profitto ingiusto nelle vesti di un dipendente statale da parte del reo.
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