Rincari record nel 2019: stangata da 850 euro a famiglia

Il costo della vita nel 2019 subirà una vigorosa impennata. Passata l’euforia delle feste, il nuovo anno si apre con una minaccia: ogni famiglia spenderà 842,81 euro in più per tasse e bollette rispetto all’anno precedente.

“Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni ma già si prospettano aumenti e rincari. La stangata di prezzi e tariffe per il 2019, per una famiglia media, sarà pari a 842,81 euro annui”. E’ questa la poco incoraggiante previsione dell’ONF, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori.

“A determinare gli aumenti sono da un lato alcune scelte assunte nella manovra di bilancio, dall’altro il forte aumento dei costi energetici”, spiegano dall’associazione. “Gli aumenti dei pedaggi autostradali risultano contenuti grazie all’accordo che prevede lo stop dei rincari (solo il 10% delle autostrade italiane non è interessato da tale accordo). Inoltre, gli aumenti relativi alle tariffe applicate dai professionisti subiscono una frenata in parte motivata dalla flat tax”.
Per quanto riguarda i costi di mutui e servizi bancari e assicurativi, l’ONF sottolinea che essi “risultano in crescita a causa dell’incremento della tassazione e dell’aumento dello spread. Tali aumenti avvengono in un contesto delicato, in cui si prospettano ulteriori tagli del reddito dovuti all’abolizione, operata in manovra, del tetto posto alle aliquote comunali e regionali”.

In conclusione quindi il rialzo generalizzato di prezzi e tariffe “contribuirà a impoverire ulteriormente le famiglie, che già oggi non dispongono delle risorse economiche sufficienti a sostenere aumenti di questa portata. Si rende pertanto necessario un intervento del Governo per fare in modo che le scelte assunte non si ripercuotano, come è facile prevedere, sui cittadini. Inoltre si rende improrogabile l’avvio di provvedimenti urgenti tesi a rilanciare l’occupazione e rimettere in moto l’intero sistema economico, attraverso investimenti per lo sviluppo e la crescita di cui, nella manovra, non si vede alcuna traccia”.

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