Il futuro è nelle energie rinnovabili all’insegna dell’economia circolare. La rotta di Eni verso un futuro low carbon passa anche attraverso il Progetto Italia che prevede la realizzazione di impianti di generazione da fonti rinnovabili utilizzando aree industriali di proprietà. L’energia generata verrà prevalentemente utilizzata per l’auto consumo dei siti industriali Eni e immessa in rete.
La strategia di decarbonizzazione Eni si basa principalmente su tre pilastri: la riduzione delle proprie emissioni di CO2, quelle prodotte dai processi di trasformazione intrinsechi della società, l’utilizzo del gas come elemento di transizione, quindi il potenziamento della disponibilità e dell’utilizzo del gas, e le rinnovabili.
In termini di tecnologia, la maggior parte dei progetti punta su solare/fotovoltaico, ma verranno impiegate anche altre tecnologie come eolica e solare a concentrazione.
Entro il 2021, Eni prevede la realizzazione di 25 progetti per una capacità installata totale di circa 220 megawatt con un investimento di circa 260 milioni di euro.
Nella prima fase del progetto sono stati individuati 400 ettari di terreno disponibile in 12 Regioni.
Le iniziative del Progetto Italia genereranno energia elettrica pari a 0,4 TWh/anno consentendo una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 150.000 t all’anno. Nel 2018 sono stati avviati gli impianti fotovoltaici di Ferrera Erbognone (Pavia), Gela, dentro la raffineria, e Assemini (Cagliari).
In collaborazione con AdnKronos