Il famoso bonus docenti di 500 euro, meglio conosciuto come la carta del docente, è stato finalmente rinnovato. Numerosi gli acquisti consentiti con il bonus. Va inoltre ricordato che saranno attribuiti agli insegnanti anche i residui dell’anno scorso.
Dalle ore 15 del 27 settembre sono stati riaperte le piattaforme per permettere a tutti gli insegnanti italiani di accedere al bonus da 500 euro da poter spendere in libri, mostre, cinema e tanto altro.
Con l’accesso alla piattaforma gli insegnanti potranno godere non solo del bonus 2022/2023, ma anche dei residui (se presenti) di quello 2021/2022.
In cosa consiste e cosa si può acquistare con il bonus docenti
Quando si parla di bonus docenti o carta del docente, ci si riferisce essenzialmente all’erogazione da parte dello Stato di una somma di denaro pari a 500 euro.
Questa somma viene rivolta soprattutto a docenti di ruolo a tempo indeterminato, docenti che sono in fase di formazione o prova, docenti di scuole all’estero o militari o anche docenti dichiarati inidonei a svolgere la professione per motivi di salute gravi.
Con la carta del docente è possibile svolgere un enorme numero di acquisti, a partire da libri di testo o da lettura di qualsiasi tipo fino a software o tablet.
Gli insegnanti inoltre potranno iscriversi a corsi di aggiornamento o di miglioramento professionale in generale, come per esempio corsi di lingua.
Ma non solo, anche a corsi di laurea magistrale, master o corsi di specialistica a ciclo unico. L’importante è che siano coerenti con il profilo professionale dell’insegnante.
Inoltre gli insegnanti, con il bonus, potranno acquistare biglietti di accesso per il cinema, rappresentazioni teatrali, musei, mostre o anche eventi culturali o spettacoli dal vivo.
I docenti attueranno l’accesso alla piattaforma attraverso SPID. Dalla piattaforma poi si potrà accedere allo “storico portafoglio” per vedere il credito del bonus.
Il bonus si può spendere sia online che in negozi fisici.
Introduzione del bonus da parte dello stato
Il bonus docenti è stato introdotto dal Ministero dell’istruzione e della ricerca tramite l’articolo 1 della legge 1 di luglio 2015. Legge meglio conosciuta come quella della “buona scuola”.
Il bonus è stato poi confermato anche all’interno della Legge di Bilancio. Questo rappresenta una misura di agevolazione per una specifica classe all’interno della società. Incentivando così i docenti al miglioramento professionale, oltre che ad arricchirsi culturalmente.
La funzione del bonus docenti è la stessa della carta 18app, prevista in passato per chi compieva 18 anni. Un’iniziativa utile e progressista, che va sicuramente ad avvantaggiare la categoria degli insegnanti.