C’è orrore e sgomento per la vicenda del rinoceronte ucciso a Parigi riportato su tutte le più autorevoli fonti di informazione internazionali sul web, poiché si tratta del secondo caso in pochi giorni di animale selvatico massacrato in uno zoo, dove almeno la protezione dovrebbe essere loro assicurata. E mentre ancora si indaga sul perché dell’ignobile gesto nei confronti dell’ippopotamo Gustavito a El Salvador, di cui vi abbiamo riportato notizia pochi giorni or sono, per la morte di Vince, un maschio di rinoceronte di 5 anni ospite dello zoo di Thoiry, alle porte di Parigi, la pista più probabile è quella di un furto su commissione, visto che all’animale è stato asportato il prezioso corno. I gendarmi indagano sulla vicenda del rinoceronte ucciso seguendo ogni possibile pista, ma resta lo sconcerto per una vicenda che in Europa non ha precedenti.
Un’altra sinistra analogia accompagna i destini di Gustavito e Vince: in entrambi i casi i malviventi sono penetrati di notte nelle strutture zoologiche, ed è il caso forse di mettere in discussione gli attuali sistemi di sorveglianza che connotano questi parchi. La carcassa del rinoceronte ucciso a Parigi nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 è stata ritrovata l’indomani dai responsabili della struttura: secondo quanto emerge dalle indagini, Vince è stato freddato da tre colpi d’arma da fuoco alla testa e il suo corno asportato con una sega elettrica. Un delitto efferato in nome dell’avidità, ai danni di un’esemplare appartenente ad una specie a rischio estinzione proprio per la caccia all’avorio, senza dimenticare che secondo diverse culture il corno del rinoceronte avrebbe proprietà terapeutiche e afrodisiache.
Tutto questo alimenta il mercato illegale, che si nutre a sua volte di cacciatori di frodo disposti a tutto pur di trafugare i corni e rivenderli a caro prezzo, tra i 30 e i 40mila euro a pezzo: ma se in Africa purtroppo la mattanza dei mammiferi è pratica quotidiana, mai in Europa si era verificata una situazione di questo tipo. L’ipotesi è che i malviventi potessero aver preso di mira anche gli altri esemplari di rinoceronte presenti nel giardino zoologico di Parigi, ma qualcosa glielo ha impedito e si sono dovuti ‘accontentare’ del solo corno di Vince, che oggi diventa l’emblema di un allarme europeo globale, nel timore di un rischio emulazione: le parole rinoceronte parigi in questo momento si rincorrono in Rete e sui social a dimostrazione della forte presa emotiva che sta assumendo questa vicenda. Se i cacciatori di frodo sono in grado di arrivare fino agli zoo, come mai si potrà tutelare il rinoceronte, condannato dall’avidità umana all’estinzione?