Con la stangata delle bollette luce e gas molti italiani si stanno domandando quale sia l’orario definitivo per accendere i riscaldamenti.
A rivelare l’orario definitivo per accendere i termosifoni è lo stesso piano dell’ex Ministro della Transizione Ecologica Cingolani. Per risparmiare gas nel Belpaese e ridurre la dipendenza energetica dalla Russia è prevista una “stretta” ai riscaldamenti. Ecco la mappa che consente di fornirci utili chiarimenti in merito all’accensione dei sistemi di riscaldamento a seconda della zona. Al piano nazionale di Cingolani si sommano le Ordinanze comunali dei Sindaci che hanno tardato la data per accedere ed utilizzare il gas. Basta sfruttare le temperature del mese di novembre e tardare l’accensione dei termosifoni.
Il Ministro dell’Ambiente Fratin ha ribadito che quest’anno i riscaldamenti potranno essere accesi quindici giorni in meno. Prima del ventidue di ottobre non era possibile utilizzare i sistemi di riscaldamento anche nelle zone più fredde in Italia. Si può tenere acceso l’impianto di riscaldamento per un’ora in meno al giorno e la temperatura massima prevista è di 19 gradi. Il regolamento ministeriale consente di realizzare da subito i risparmi di gas a livello comunitario e di prepararsi ad eventuali interruzioni di fornitura di materia energetica da Mosca. La finalità del piano Cingolani è quella di evitare gli shock sulle forniture di gas.
Stretta sui riscaldamenti per risparmiare gas: il piano Cingolani
La parola chiave per il Governo è risparmiare gas. Come riporta l’ANSA, i termosifoni dovranno essere tenuti spenti anche per un paio di ore in più rispetto al passato. La finalità è quella di ridurre la temperatura di almeno due gradi in Italia, che sta beneficiando di temperature al di sopra della media stagionale. Per evitare bollette salate, il Governo consiglia ai cittadini italiani di avere comportamenti quanto più virtuosi volti a risparmiare i consumi di materia energetica.
Risparmiare gas in casa: i comportamenti virtuosi suggeriti dal Governo
L’ex Ministro Cingolani ha consigliato ai cittadini italiani di prestare molta attenzione agli sprechi e di evitare eccessivi consumi che possono impattare sulla bolletta energetica. Sulla cottura della pasta si consiglia di spegnere il fuoco una volta raggiunta la temperatura di ebollizione e di lasciare la pasta in pentola a fuoco spento. L’obiettivo è quello di evitare razionamenti e shock nella fornitura dell’energia elettrica.
Per quanto concerne gli elettrodomestici è bene staccare le prese per evitare di consumare troppo. Anche quando gli elettrodomestici sono in stand-by è necessario staccare la spina e metterli in modalità off. È bene raggruppare gli elettrodomestici con una presa multipla in modo tale da disattivarli collettivamente: tv, router WiFi, telefono, stampante. Per quanto concerne l’utilizzo del forno, è bene la cottura ventilata ed evitare il preriscaldamento.
Quando accendere i termosifoni?
Tenendo conto della “stretta” sui consumi di gas prevista dal Governo, è bene prestare molta attenzione su quando accendere i termosifoni per beneficiare di un po’ di caldo all’interno della propria abitazione. La data di inizio dell’accensione dei termosifoni è posticipata di otto giorni e quella di spegnimento è anticipata di una settimana.
Il periodo di accensione varia a seconda della zona climatica e varia dalla metà di ottobre fino all’inizio dell’ultimo mese dell’anno, mentre lo spegnimento dei sistemi di riscaldamento avviene a tra i mesi di marzo e di aprile.
Nella zona più calda (Limosa e Lampedusa) sono previste 5 ore di accensione al giorno dall’otto dicembre al sette marzo. Nella zona più fredda d’Italia (Cuneo, Trento, Belluno) non sono previsti limitazioni nell’accensione dei sistemi di riscaldamento.