Il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani ha firmato un decreto riguardante l’utilizzo dei riscaldamenti in Italia. A quanto pare vi saranno dei limiti temporali e di gradazione nell’utilizzo dei termosifoni.
Ci aspetta dunque un inverno a dir poco gelido. Il nuovo decreto oltre a contenere delle norme sulla regolazione degli impianti termici di climatizzazione a gas naturale, prevede anche la riduzione di un grado dei valori massimi dei riscaldamenti.
Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, ha dunque firmato un decreto che prevede alcune limitazioni che saranno imposte ai riscaldamenti durante quest’inverno.
Il decreto contiene limiti riguardo l’utilizzo temporale degli impianti termici a gas naturale, e non solo. Infatti il ministero ha previsto anche l’abbassamento di un grado della temperatura massima dei termosifoni, durante quest’inverno.
Inoltre l’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, pubblicherà una lista con tutte le informazioni dettagliate contenute nel nuovo decreto. In modo da permettere la corretta regolazione della temperatura.
Queste comprenderanno anche delle istruzioni su come regolare la temperatura delle caldaie a gas, la gestione delle valvole termostatiche e delle indicazioni su come attuare il ricambio d’aria negli ambienti climatizzati.
Le istruzioni saranno fornite a tutti i condomini dagli amministratori di condominio. Questi inoltre avranno il compito di condurre dei controlli periodici sulla corretta applicazione delle norme.
I responsabili dei controlli non potranno eseguirli nei confronti di coloro che dispongono di termosifone autonomo.
Riguardo invece il periodo di accensione e spegnimento dei riscaldamenti, anch’esso varierà rispetto all’anno scorso. Infatti a quanto pare i termosifoni verranno accesi circa 15 giorni dopo rispetto all’anno scorso e spenti circa una settimana prima.
Per la regolazione del funzionamento dei termosifoni il nostro paese sarà diviso in aree climatiche. Queste varieranno in base alle temperature medie che caratterizzano le varie zone.
Il sud Italia e le isole apparterranno alla zona A. Nella zona B invece troveremo città come Agrigento, Reggio Calabria o Trapani.
Napoli, Imperia e Cagliari saranno nella C, mentre Roma, Firenze, Foggia nella D. Infine vi saranno città come Milano, Torino, Bologna e l’Aquila nella E, mentre le città dell’arco alpino nella F.
In base al decreto la prima fascia ad accendere i termosifoni sarà la E, nel quale si accenderanno il 22 ottobre, rimarranno attivi circa 13 ore al giorno e il servizio si interromperà il 7 aprile.
Nella D si accenderanno l’8 novembre e rimarranno attivi per circa 11 ore giornaliere. In zona C invece dal 22 novembre, fino al 23 marzo, per circa 9 ore al giorno.
Poi vi è la B in cui verranno accesi dal 8 dicembre e lo rimarranno per circa 7 ore giornaliere. Lo stesso vale per la A in cui però la durata di accensione sarà di sole 5 ore.
Infine nella zona F non vi saranno limitazioni di orari o gradazione.
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