Il presidente dell’Inps propone il riscatto della laurea gratuito, in modo da incentivare i giovani a studiare e specializzarsi nella facoltà più idonea a loro.
Pasquale Tridico interviene al Festival del Lavoro di Bologna proponendo questo importante intervento.
Secondo il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, bisogna incentivare i giovani a proseguire gli studi intraprendendo un percorso di laurea, anche perché questo settore soffre molto attualmente, basti pensare che in Italia la percentuale dei laureati è la più bassa dell’Unione Europea dopo la Romania.
La proposta del riscatto gratuito della laurea è stata presentata già in passato da Tridico e in occasione del Festival del Lavoro tenutosi a Bologna, è stata rilanciata sottolineando che:
“si tratta di un intervento importante che richiede risorse importanti”.
Infatti, secondo l’Inps, questa manovra potrebbe costare circa 4 miliardi l’anno poiché l’intervento necessita della copertura del periodo formativo in questione, su base contributiva, in modo che si possa riscattare la laurea in maniera gratuita, come avviene in Germania.
Al momento c’è il cosiddetto riscatto light, che prevede di riscattare la laurea nel modello contributivo con circa 20mila euro, tuttavia, farlo in modo gratuito è un passo importante che incentiverebbe i giovani a studiare, stimolandoli maggiormente nel raggiungimento dei propri obiettivi.
La situazione attuale prevede che il riscatto sulla base dell’importo contributivo minimo costa circa 5mila euro ogni anno della durata del corso di laurea.
Questa misura può essere messa in atto solo da chi ha il metodo di calcolo contributivo che avrà un vantaggio per quanto riguarda gli anni di contributi, però riceverà l’assegno sulla base di quanto ha versato in quel periodo.
L’obiettivo è quello di aumentare i laureati nel nostro Paese, che l’anno scorso era appena il 20% della popolazione, comprendente persone fra i 25 e i 64 anni. Tale dato è anche minore di quello del 2020.
Sul provvedimento proposto da Tridico però, bisogna riflettere bene perché c’è anche un rischio, ossia quello di spendere le risorse che tutti versano, a favore dei più fortunati, cioè coloro che hanno avuto la possibilità di studiare e intraprendere lavori migliori dal punto di vista remunerativo e dunque avere pensioni più consistenti.
Per quanto concerne la domanda di riscatto, può essere presentata solo telematicamente, sul portale dedicato dell’Inps, accedendo tramite Spid o Carta di identità elettronica.
Si può fare la domanda anche tramite i patronati.
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