C’è una multa pensionati da non sottovalutare sino a 2.000 euro di multa. Per evitarla è bene non dimenticare questa data.
Il tema pensioni è al momento uno dei più discussi, non solo in termini di perdite ma anche per la valutazione dei vari aumenti. Ci sono però anche altre questioni da valutare in termini di burocrazia di varia natura, infatti moltissimi pensionati dimenticano di svolgere le pratiche ovvie o si dimenticano di alcune scadenze. Dimenticandosi una data in particolare potrebbero incorrere in ben 2.000 euro di multa: come evitarlo? Questi pensionati devono fare molta attenzione.
Pensioni, tra burocrazia e caro vita
Il 2022 è quasi volto al termine e con l’aumento del costo della vita moltissimi pensionati si trovano a non arrivare a fine mese. Per affrontare tutte le spese del mese devono fare i salti mortali e il budget è sempre e comunque sotto lo zero.
Il Governo Meloni sta attuando una serie di misure e strumenti che potranno andare a favore dei pensionati, con aumenti e bonus da non sottovalutare.
Il Decreto Legge 21 del 2022 ha voluto incrementare il limite del reddito richiesto, al fine di poter accedere ai Bonus sociale per il pagamento di luce e gas. Una agevolazione pensata per tutti coloro che si trovano in una situazione di disagio.
Insieme alle varie agevolazioni, come l’abolizione del Canone Rai o i bonus di vario genere, i pensionati devono rispondere a quanto richiesto da INPS e Agenzia delle Entrate se non vogliono rischiare una multa che arriva sino a 2.000 euro.
2.000 euro di multa per questi pensionati dall’Agenzia delle Entrate
Una sanzione veramente salata se si osserva il caro vita che si registra oggi giorno. L’Agenzia delle Entrate chiede che il beneficiario per alcuni bonus abbia un reddito che non superi gli 8.000 euro in complessivo. Ma non è tutto, oltre a questo non ci devono essere dei titolari di reddito all’interno del nucleo famigliare.
Unica eccezione in particolare se ci sono colf o badanti all’interno della casa come aiuto. Chi desidera ottenere in particolare l’esenzione del canone RAI è necessario rispondere ai requisiti sopra esposti, ma la domanda dovrà essere fatta entro e non oltre il 2 maggio all’Agenzia delle Entrate presentando tutti i documenti richiesti. I pensionati che presentano questa dichiarazione non dovranno più fare nulla, se non aspettare conferma per l’esenzione.
Nel momento in cui si supera il reddito previsto è necessario ripresentare la domanda e la dichiarazione. Ovviamente i pensionati potrebbero dimenticarsi di mandare la comunicazione: la legge non ammette alcuna giustificazione e nel caso si possono rischiare multe da 500 euro sino a 2.000 euro. Nello specifico viene inviata una sanzione amministrativa che si aggiunge al canone dovuto con gli interessi in aggiunta.
Come accennato, le sanzioni hanno un importo che va dai 500 sino ai 2.000 euro per ogni annualità evasa. Non solo, in caso di dichiarazioni false le sanzioni penali saranno applicate secondo l’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000.