Rischiano la revoca i pensionati che non procedono a comunicare e a dare riscontro della propria situazione reddituale all’INPS.
Una determinata platea di pensionati deve prestare molta attenzione perché rischia davvero grosso. I percettori dell’assegno previdenziale rischiano la revoca del cedolino INPS nel caso in cui non presentino questa comunicazione. L’articolo 12 della Legge 118 del 1971 stabilisce che le prestazioni che hanno carattere di assistenza o assegni previdenziali per soggetti inabili dal punto di vista civile sono strettamente connesse al reddito del beneficiario. Pertanto, l’INPS invia periodicamente comunicazioni ai percettori delle prestazioni assistenziali ed ai beneficiari delle pensioni d’inabilità per controllare la sussistenza dei requisiti economico-sanitari.
I percettori hanno l’obbligo di inoltrare i certificati che comprovano la sussistenza dei requisiti necessari per poter continuare a beneficiare dell’erogazione dei trattamenti previdenziali assistenziali. Nel caso di mancato flusso di comunicazione tra INPS e percettori delle prestazioni assistenziali, su avvia un iter che determina la sospensione e la successiva revoca. Scopriamo quali sono i dettagli per chi riceve i benefici di natura economica connessi al reddito.
Nel caso in cui sia presente un’invalidità totale o parziale è possibile richiedere prestazioni di tipo assistenziale e sostegni economici statali. Stiamo parlando dell’erogazione della pensione di inabilità INPS e dell’assegno mensile di assistenza. Per presentare la domanda è necessario rispettare determinati requisiti economici e avere una precisa % di invalidità civile.
Nel corso dell’anno 2022 sono state fissate le nuove soglie reddituali che è necessario rispettare. Il limite reddituale è pari a quasi 17.000 euro per i titolari della pensione di inabilità. Per i percettori della pensione d’invalidità è necessario non superare i 5000 euro. E’ necessario che ogni beneficiario del trattamento assistenziale o della pensione d’invalidità dichiari la sussistenza del requisito economico mediante la presentazione della Dichiarazione dei Redditi.
Nel caso in cui l’INPS bon sia in grado di ricevere una comunicazione sui dati reddituali dei percipienti, è necessario provvedere ad inoltrare un preavviso che mira a sospendere l’erogazione della pensione di invalidità ed il trattamento assistenziale INPS. L’avviso viene recapitato a mezzo di raccomandata A/R nella quale l’INPS chiede al beneficiario un riscontro in merito ai dati reddituali che non sono stati dichiarati. Il soggetto beneficiario del trattamento assistenziale e della pensione di invalidità ha sessanta giorni di tempo per ricostruire la sua situazione reddituale.
È quanto chiarito dal messaggio INPS n. 2756 del mese di luglio 2021. Se il beneficiario non regolarizza la propria posizione e non invia la comunicazione in merito alla propria situazione reddituale, l’INPS avvia l’iter per procedere con la sospensione del trattamento economico.
L’INPS successivamente procede con la revoca del beneficio economico nel caso in cui il beneficiario del trattamento assistenziale e della pensione d’invalidità non fornisca un riscontro sui redditi entro quattro mesi dalla data di sospensione. La revoca deve essere comunicata per mezzo di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
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