Si avvicina l’inverno e si prospetta uno dei più dispendiosi degli ultimi anni, visto il problema del caro energia. La notizia di oggi è che il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha un piano pronto per fronteggiare questa situazione. Ecco le regole per i riscaldamenti e l’illuminazione pubblica.
L’inverno è alle porte e il caro energia in questi mesi si è fatto sentire: gli italiani sono preoccupati per i mesi che verranno, concentrati su come poter risparmiare.
A quanto pare, il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha già pronto un piano del governo, quello di Mario Draghi, per la riduzione del consumo di gas, in modo tale da rendere il più possibile indipendente l’Italia dalla fornitura che arriva dalla Russia. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Termosifoni e illuminazione, le regole per i prossimi mesi
Roberto Cingolani ha annunciato che è pronta la bozza di un piano del governo, indirizzato a combattere il caro energia in Italia, attraverso la moderazione di riscaldamenti e consumo del gas.
Ci saranno, quindi, per tutti nuove regole per l’utilizzo dei termosifoni e dei riscaldamenti, da seguito per tutto il periodo autunnale e invernale.
Secondo il piano, dal prossimo ottobre i termosifoni dovranno essere utilizzati con temperature più basse di un grado, sia nelle strutture pubbliche che nelle case private. Quindi, si passa da 20 a 19 gradi di temperatura.
In questo modo, il governo tenterà di risparmiare al massimo, fino ad arrivare almeno al 90% di riserve di gas, per cercare di appianare la situazione senza dover ricorrere al gas russo.
Ovviamente, il piano del ministro Cingolani non è ancora definitivo, ci sono ancora molti punti da discutere come ad esempio cosa succederà a chi non rispetta le regole.
Ci sarà un’organizzazione tale da poter controllare tutte le strutture e le case che si trovano in Italia? Si pensa che sotto la lente d’ingrandimento saranno messi soprattutto gli edifici pubblici, come scuole e uffici, che sicuramente sono i più semplici da poter tenere sotto controllo.
Nelle abitazioni private, invece, i controlli saranno facilitati nei luoghi dove c’è il riscaldamento centralizzato: lì, infatti, dovranno essere gli amministratori di condominio a tenere monitorata la situazione, facendo per esempio controlli a campione.
Cingolani però non ha previsto multe per chi non rispetta le regole, ma si pensa che il governo penserà a qualche sanzione da poter aggiungere, in modo tale da cercare di far rispettare le regole il più possibile.