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Rissa tra deputati indiani in Parlamento a causa della carne di manzo. I legislatori del partito nazionalista indù al governo in India hanno preso a calci e pugni un membro indipendente musulmano perché ha dichiarato di aver preso parte a una cena in cui è stato servito del manzo. La macellazione dei bovini è vietata in molti stati indiani e la mucca è considerata un animale sacro. Nutrire una mucca è visto da molti indù come un modo per placare gli dei e ottenere i propri desideri esauditi. Così, i membri del Bharatiya Janata Party (Bjp) hanno assalito l’ingegnere musulmano Rashid Ahmed. Altri parlamentari dell’opposizione sono intervenuti per salvare Ahmed e poi hanno organizzato uno sciopero.
Nel Kashmir indiano sono molto forti le proteste contro il divieto di consumare la carne di manzo. A marzo del 2015 il presidente dell’India ha approvato una legge che vieta la macellazione, la vendita, l’esportazione e il consumo di mucche, tori e manzi nello Stato occidentale indiano. L’80% della popolazione del Paese è indù, religione che venera la mucca, ma il Kashmir è uno stato a maggioranza musulmana e il divieto è visto come una discriminazione.
A essere colpita maggiormente è la comunità musulmana, responsabile del commercio di carne bovina. Recentemente il 52enne Mohammad Akhlaq è stato ucciso il 30 settembre scorso nel villaggio di Bisada, a circa 40 chilometri da Dehli, in India. Lo ha linciato un gruppo di fanatici che lo accusava di aver mangiato una mucca. Poi la mucca non è stata trovata, ma l’uomo intanto è stato aggredito da una folla inferocita di fanatici indù armati di bastoni e spade, che lo accusava di aver ucciso e mangiato il bovino. NellUttar Pradesh, lo stato nel quale si sono svolti i fatti, consumare carne di manzo o di mucca non è un reato, ma è reato macellare i bovini.