Un ristoratore è fuggito dai carabinieri, chiamati da una cliente costretta a pagare in contanti e a cui non è stato rilasciato lo scontrino.
È nata una breve discussione perché come sappiamo, oltre una certa soglia è obbligatorio dare la possibilità di pagare con il bancomat e non c’è bisogno di ricordare che lo scontrino è dovuto per legge. Dunque, la cliente ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine ma quando gli agenti sono arrivati, l’uomo aveva già chiuso il locale e stava fuggendo, consapevole di aver trasgredito le normative attuali.
Fa sorridere ma fa anche arrabbiare la vicenda avvenuta in un ristorante a San Vito Lo Capo, dove un ristoratore ha costretto una cliente a pagare la consumazione in contanti, inoltre non ha rilasciato lo scontrino. Due reati molto gravi: il primo viola una norma introdotta prima dell’estate, la quale obbliga le attività commerciali a dare la possibilità ai clienti di scegliere come pagare, la seconda invece esiste da sempre e chi non emette scontrino evade le tasse e può anche essere denunciato alla Guardia di Finanza.
Insomma una situazione molto grave quella in cui si è cacciato l’uomo e ne era ben consapevole, infatti ha fatto perdere le proprie tracce. Nel frattempo la cliente aveva denunciato tutto ai carabinieri ma quando questi sono arrivati sul posto, di lui non c’era più traccia e il locale era chiuso.
Proseguiranno comunque gli accertamenti in merito all’attività, che verrà controllata in questi giorni. Nel rapporto ufficiale i carabinieri hanno scritto quanto segue: “I carabinieri sono stati chiamati a intervenire in supporto a una donna che ha pranzato in un locale di San Vito Lo Capo e non ha avuto la ricevuta. Al loro arrivo le forze dell’ordine hanno trovato il ristorante chiuso e l’uomo risulta tutt’ora irreperibile“.
La cliente aveva appena finito la sua consumazione nel ristorane, quindi si è avvicinata in cassa per pagare ma il titolare si è rifiutato di rilasciare lo scontrino e l’ha obbligata a pagare in contanti. Subito è scattata la chiamata ma il ristoratore se l’è data letteralmente a gambe.
Il fatto, avvenuto in un ristorante nella località Trapanese, è solo uno dei tanti che avvengono quotidianamente ma non tutti hanno poi la prontezza di denunciare. Tanti lasciano correre invece parliamo di diritti della clientela che sono tutelati dalla legge e la trasgressione può portare a gravi conseguenze, ovvero pesanti sanzioni e in caso di recidiva, sospensione dell’attività o chiusura dell’esercisio.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, la turista ha spiegato ai carabinieri la vicenda, inoltre ha detto loro di aver ricevuto pesanti minacce da parte del titolare. Gli agenti ipotizzano che quest’ultimo possa aver gonfiato il prezzo proprio perché ha visto che la cliente non era del luogo, quindi emettere lo scontrino andava a suo sfavore.
Dopo la chiamata, in pochi minuti il comandante della stazione locale è giunto sul posto ma dato che il commerciante era sparito non hanno potuto procedere agli accertamenti del caso. Però la denuncia è stata formalizzata e ora è scattata per il ristoratore la segnalazione per presunta violazione in materia fiscale.
Il fatto è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.
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