Commentiamo i risultati delle elezioni amministrative 2017, con un dato che balza immediatamente agli occhi: la crisi del Movimento Cinque Stelle. Il partito di Beppe Grillo, infatti, non è riuscito a imporsi in nessuna delle principali città alle elezioni comunali, le sfide più importanti le hanno giocate e vinte il centrodestra e il centrosinistra.
Con qualche eccezione, ad esempio a Rignano sull’Arno, il paese di Matteo Renzi, il Pd è stato asfaltato dall’uscente Daniele Lorenzini, sostenuto dalla lista civica “Insieme per Rignano”, riconfermato alla guida del paese.
A Palermo, Leoluca Orlando si è confermato ‘emiro’ del capoluogo siciliano, grazie anche al fatto che l’ex democristiano al potere da trent’anni era sostenuto sia dal Pd che da Angelino Alfano.
Sempre restando in Sicilia, a Trapani si pensava a un ballottaggio tra l’ex sottosegretario all’Interno Salvatore D’Alì (FI, assolto per prescrizione dall’accusa di essere in rapporti con la mafia) e il deputato regionale Girolamo Fazio, appena uscito dagli arresti domiciliari. Invece al secondo turno andranno Mimmo Fazio ed il candidato del Pd Pietro Savona.
Infine un dato curioso: a Campione d’Italia (Como) il sindaco Roberto Salmoiraghi è stato eletto con il 100% dei voti, perché contro di lui non c’era alcuno sfidante. Con un affluenza del 63,45% ha incassato 1.670 voti con la sua lista civica ‘Insieme Possiamo’.
Le elezioni dell’11 giugno si sono svolte in tutta Italia, complessivamente in 1.004 comuni di regioni a statuto ordinario e in Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. Complessivamente alle urne di 10.822 sezioni elettorali sono chiamati 9.172.026 elettori, di cui 4.428.389 di sesso maschile e 4.743.637 di sesso femminile. L’elenco completo dei comuni interessati al voto è consultabile a questo link. Lo scrutinio dei voti delle elezioni comunali 2017 è iniziato dalle ore 23.00 di domenica 11 giugno, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali e per l’elezione dei consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 25 giugno dalle ore 7.00 alle ore 23.00.
I PRINCIPALI COMUNI AL VOTO
Alle elezioni comunali si è votato in 4 capoluoghi di regione, ovvero Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo, e in 22 comuni capoluogo di provincia, che sono Alessandria, Asti, Belluno, Carrara, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona. Le sfide più importanti per questo tornata di elezioni comunali sono a:
Nel capoluogo ligure erano nove i candidati alla carica di sindaco in sostituzione dell’uscente Marco Doria. Per il centrosinistra c’era Gianni Crivello, per il centrodestra Marco Bucci, per il M5S Luca Pirondini, in sfida con gli ex grillini Marika Cassimatis (che aveva vinto le comunarie pentastellate prima di essere cacciata da Beppe Grillo), e Paolo Putti. Gli altri candidati sono Arcangelo Merella, Marco Mori, Stefano Arrighi e Cinzia Ronzitti. Dagli ultimi sondaggi la sfida dovrebbe essere a due, tra Crivello e Bucci.
A Genova è dunque il candidato di centrodestra Marco Bucci a guidare il risultato elettorale: l’aspirante sindaco sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, DI e lista civica andrà al ballottaggio con Gianni Crivello, sostenuto da Pd, A sinistra e due liste civiche. Asfaltato il M5S, dato che Marika Cassimatis commenta così: “Nessuno può stupirsi: hanno espulso tutti i vecchi attivisti, quelli che avevano lavorato sul territorio e che gli elettori conoscevano, per candidare sconosciuti fedeli allo Staff”. “Nel M5S, in tutta Italia hanno emarginato e buttato fuori la vecchia guardia degli attivisti con motivazioni casuali o addirittura senza motivazione. A Genova, così come altrove, l’80 per cento dei candidati nelle liste di Comune e Municipi era composto di persone sconosciute, che non hanno mai partecipato ai banchetti”. Il risultato, per l’ex grillina era dunque ‘scontato’.
A Palermo erano otto i candidati che si contendono la poltrona di sindaco, compreso l’uscente Leoluca Orlando, sostenuto da PD, Area popolare, Rifondazione, Sinistra italiana e altre 5 liste civiche. Il centrodestra schierava Fabrizio Ferrandelli (Forza Italia e Udc) e la destra Ismaele La Vardera (Noi con Salvini e Fratelli d’Italia). Il M5S candidava Ugo Forello, tra mille polemiche e problemi giudiziari, i Verdi schieravano Nadia Spallitta dei Verdi, poi c’è l’indipendentista Ciro Lomonte, l’avvocato Francesco Messina e l’imprenditore Marco Lo Bue. Nelle elezioni amministrative 2017 a Palermo il sindaco uscente Leoluca Orlando vince al primo turno col 42%. Il candidato di centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, si ferma al 35%.
Flavio Tosi lascia dopo due mandati la poltrona di sindaco di Verona dopo essere uscito dalla Lega Nord ed aver fondato il movimento politico Fare! che sostiene la sua compagna, la senatrice Patrizia Bisinella. Federico Sboarina è il candidato di centrodestra (Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia-An) mentre il Pd candidava Orietta Salemi, vincitrice delle primarie. La sinistra candidava Michele Bertucco, mentre il candidato del M5S è Alessandro Gennari. Altri candidati alle elezioni comunali a Verona sono Michele Croce, Filippo Grigolini, Marco Giorlo, Roberto Bussinello e William Dapiran.
E a scrutinio terminato a Verona è avanti Federico Sboarina con il 29,26% dei voti (33.597 preferenze). Andrà al ballottaggio contro la candidata Patrizia Bisinella, sostenuta da liste civiche e da Fare! Di Flavio Tosi, che si ferma al 23,54%. In terza posizione il centrosinistra di Orietta Salemi, sostenuta da Pd e due civiche, al 22,48%. Il M5S si ferma sotto al 10%, il 9,52, con Alessandro Gennari. L’affluenza complessiva è stata del 58,93%.
Il ballottaggio a Padova è tra il sindaco uscente, il leghista Massimo Bitonci, e il candidato Pd Sergio Giordani. Il candidato del centrodestra ha guadagnato il 40,22% di preferenze contro il 29,25% di Giordani. Simone Borile del M5S si è fermato al 5,27%.
A Parma, l’ex grillino e sindaco uscente Federico Pizzarotti si è candidato con la sua lista civica Effetto Parma, ed è stato premiato. A sfidarlo c’era Daniele Ghirarduzzi per il M5S, Laura Cavandoli per il centrodestra, e Paolo Scarpa per il centrosinistra. Oltre a loro, Laura Bergamini, Luigi Alfieri, Pia Russo, Filippo Greci, Ettore Manno e Emanuele Bacchieri. Ad andare al ballottaggio del 25 giugno sono quindi il sindaco uscente di Parma Federico Pizzarotti contro Paolo Scarpa: “Voglio dire grazie ai Parmigiani che hanno creduto in un progetto nuovo, civico e libero. Arrivare al ballottaggio da soli è un risultato storico, che dimostra la forza del nostro gruppo, unito da valori e non dagli interessi. Adesso c’è bisogno di tutti per continuare a crescere. Il futuro di #Parma dipende da ognuno di noi. #EffettoParma #PizzarottiSindaco”, ha commentato Pizzarotti su Facebook.
Alle elezioni amministrative a Piacenza il Centrodestra è in vantaggio con la candidata Patrizia Barbieri (Lega, FI, FdI, pensionati e lista civica) arriva al 34,78% conquistando il ballottaggio contro il candidato di centrosinistra Paolo Rizzi (Pd e due civiche) che arriva al 28,19%
A Monza erano sette i candidati sindaco alle elezioni comunali 2017. Il centrosinistra schierava l’uscente Roberto Scanagatti mentre il centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, la civica Noi con Allevi e Monza futura) sosteneva Dario Allevi. Danilo Sindoni era il candidato del M5S. Gli altri candidati erano Pier Franco Maffè, Paolo Piffer, Michele Quitadamo e Manuela Ponti. Ed è testa a testa a Monza tra il candidato di centrosinistra Roberto Scanagatti (39,91%, 19.379 voti) che supera leggermente l’avversario di centrodestra Dario Allevi (39,84%, 19,344 voti). Lontanissimo il M5S fermo al 7,64% di Giovanni Danilo Sindoni. L’affluenza a Monza è stata del 51,92%.
Infine segnaliamo un altro ballottaggio a Pistoia tra centrodestra e centrosinistra. Il sindaco uscente Samuele Bertinelli, appoggiato dal Pd, arriva al 37,25% contro il 26,89% di Alessandro Tomasi. Fermo all’8,91% Nicola Maglione del M5S. L’affluenza alle elezioni comunali 2017 a Pistoia è stata del 55,62%.
Sarà ballottaggio tra il candidato di centrodestra Andrea Lutzu e il centrosinistra di Maria Obinu a Oristano. Lutzu è al 29,52% contro il 21,99 di Obinu. Il Movimento 5 Stelle si è fermato al 7,32% con Patrizia Cadau. L’affluenza è stata del 61,94%.
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