Rita Pavone è finita di nuovo nella polemica social dopo aver postato un messaggio riguardante l’attentato a Barcellona e la presunta assenza dei ‘manteros’ sulla Rambla, teatro della strage. I manteros sono gli ambulanti che sono soliti esporre le loro merci da vendere in terra. La nota cantante aveva ritwittato un testo con la frase: “Erano in sciopero o sapevano qualcosa?”. La fake news era stata diffusa su Facebook dalla pagina ‘Espana Libera Informacion’, e da lì era circolata velocemente su WhatsApp e altri social, finendo anche sotto agli occhi di Rita Pavone.
LA STRAGE A BARCELLONA E I “VU CUMPRA'”
La nota cantante sul suo profilo Twitter aveva postato un’immagine della popolare via dello shopping catalana accompagnata dal testo: ‘Questa è la foto di un giorno qualsiasi sulla Rambla. Ieri non c’erano i manteros (vù cumpra che stendono la loro merce al suolo). Erano in sciopero o sapevano qualcosa?’.
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LE REAZIONI SOCIAL AL TWEET DI RITA PAVONE
Fan della cantante e visitatori di Twitter hanno iniziato a scrivere messaggi di ogni tipo sul profilo di Rita Pavone, accusandola di essere vittima di una bufala. Lei ha replicato prontamente:”Non lo scrivo io, Lo scrivono gli spagnoli”, e si è difesa da chi l’accusava di aver avuto toni razzisti – o ha provato a farlo – scrivendo ancora, “chi traduce il testo spagnolo del tweet che parla di vuò cumprà, che è la traduzione di Venditori ambulanti e non certo io”.
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GLI AMBULANTI SONO DIMINUITI PER VIA DEI CONTROLLI
A chi le ha fatto notare che la notizia era stata smentita da El Diario, che aveva evidenziato come gli ambulanti sulle Ramblas fossero visibilmente diminuiti negli ultimi mesi per l’aumento dei controlli delle forze dell’ordine, Rita Pavone ha ribattuto: “Se un quotidiano riporta una notizia smentendola, vuol dire che quella notizia è stata riportata su molti altri quotidiani. E’ chiaro?”.
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Ma le critiche sono continuate, generando la reazione dell’artista che si è infuriata con alcuni commentatori rispondendo: “io che sono di casa in Spagna da 40 anni e che conosco la Catalunya da una vita, mi sento dare lezioni dal turista del fine settimana…”
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E infine la cantate ha chiuso l’ennesima polemica social con il seguente messaggio e l’annuncio di varie denunce alla polizia postale: “Appurato! I social sono l’espressione più completa della deformazione della mente umana. Li, Cesare Lombroso ne avrebbe avuto da studiare”.
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