E’ un italiano, di ritorno da un viaggio in Spagna, il primo caso di paziente positivo contemporaneamente al Covid-19, all’Hiv e al Vaiolo delle scimmie.
Lo sfortunato paziente di Catania, è risultato positivo, al rientro dalla Spagna, contemporaneamente alle tre malattie.
Positivo al covid, al Vaiolo delle scimmie e all’Hiv: dimesso dopo due settimane
E’ un uomo di 36 anni italiano il primo caso di positività contemporanea tra Covid-19, Hiv e Vaiolo delle scimmie. Di ritorno dalla Spagna nel mese di luglio, il paziente era stato ricoverato al Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania. Della co-infezione si legge sulla rivista Journal of infection, dove è stato documentato lo strano caso del 36enne.
Dopo il ricovero durato due settimane nell’ospedale etneo, pare che l’uomo si sia poi stabilizzato, e adesso sarebbe in buone condizioni di salute.
E le similitudini tra le infezioni ci sono. Se i casi covid–19 sono ormai quasi fuori controllo, diverso è il discorso in termini di rarità per il Vaiolo delle scimmie. Di quest’ultima malattia i casi sono 16mila in 74 paesi in tutto il mando, nel 2022.
Per quanto riguarda il Monkeypox virus, quest’ultimo si trasmette tra umani tramite lesioni, liquidi seminali, secrezioni su naso e bocca di infetti. Il contagio in ogni caso rimane raro anche tra esseri umani, nonostante la recente diffusione.
I sintomi del vaiolo delle scimmie sono variabili da paziente a paziente, e sono spesso lievi. Ci sono le lesioni cutanee, oltre alla febbre e ai dolori muscolari. Tali sintomi tendono a scomparire però dopo circa due settimane.
Quello che vaiolo e covid hanno in comune è la trasmissibilità, ossia attraverso i droplet di saliva. Non è impossibile dunque che qualcuno venga infettato da entrambi i virus; contagi che qualora avvenissero tramite rapporti sessuali non protetti, porterebbero anche alla diffusione di malattie sessualmente trasmissibili.
Paziente italiano: aveva avuto rapporti non protetti
Dopo l’ospedalizzazione a Catania, l’uomo di 36 anni era stato sottoposto al test Sars-cov-2 e al virus monkeypox. Successivamente, il paziente avrebbe dichiarato di aver avuto rapporti sessuali non protetti durante il suo viaggio in Spagna, durato dal 16 al 20 giugno.
I medici hanno dunque sottoposto l’uomo ai test sierologici, rimostrando la positività all’Hiv. Un’infezione recente, si legge nell’articolo, per lo sfortunato 36enne.
Una scoperta che potrebbe aiutare la comunità scientifica nel trattamento di tali casi. Dopo questo caso, gli esperti stanno valutando l’ipotesi che la principale modalità di trasmissione per il vaiolo delle scimmie potrebbe essere dunque quella sessuale.
Intanto l’uomo avrebbe reagito bene alle cure, mentre i sintomi sono scomparsi nel giro di 5 giorni. Al momento il 36enne si sta sottoponendo alle cure antivirali per combattere l’Hiv.