Il 28 febbraio del 2002 è stato l’ultimo giorno di vita della Lira italiana. Da allora molti hanno iniziato ad avere nostalgia per la nostra vecchia moneta, immaginando il ritorno ad una presunta età dell’oro delle monete nazionali – dimenticando che è stata spesso, durante la sua storia, una moneta molto debole.
Ai nostalgici del nostro vecchio conio piacerà sicuramente l’Italian Lira (ITL), un progetto di criptovaluta
– la più conosciuta è il Bitcoin, ma ad oggi sono decine – sviluppato da un team di giovani che vivono in 5 continenti.
L’Italian Lira viene definito sul sito ufficiale di questa criptovaluta come un’invenzione rivoluzionaria, pensata per “coloro che sono alla ricerca di un’alternativa chiara per il futuro economico dei Paesi” e sfrutta – come le altre monete digitali – la tecnologia della blockchain. Si tratta di un database diffuso e pubblico, che registra ogni scambio di valuta in ogni nodo della rete collegato a questa valuta. In questo modo è possibile trasferire somme di denaro senza l’ausilio di intermediari – e quindi eliminando i relativi costi.
Secondo gli sviluppatori, l’Italian Lira “sarà altresì svincolata dalle fluttuazioni dell’inflazione” perché, come prevede il sistema Bitcoin, il numero massimo di monete è stato fissato in 100 miliardi. Questa cifra – sempre secondo gli sviluppatori – dovrebbe essere raggiunta entro il 2032.
Si può comprare questa nuova criptovaluta su piattaforme come Stocks Exchange, Token Store, ForkDelta ed EtherDelta. Per ora si può solo cambiare Italian Lira con Bitcoin (BTC) oppure Ethereum (ETH) – mentre non è possibile fare lo stesso con gli Euro o i dollari. Il prezzo è ancora molto variabile da scambio a scambio, e nel momento in cui si scrive è pari a 0,00000008 Bitcoin o 0,00000137 Ethereum.
Ad oggi non si può dire con certezza se sia conveniente investire nelle Lire 2.0. Sono tanti i progetti di criptovalute e probabilmente non ci sarà spazio per tutti – e c’è pure il rischio di cadere in vere e proprie truffe – come la ICO, ovvero l’Initial Coin Offer, l’offerta iniziale di criptovaluta LoopX, i cui promotori sono scomparsi il giorno prima del lancio ufficiale portandosi via quasi cinque milioni di dollari.
Tutto questo per dire che tutte le criptovalute – e quindi quello che scrivo vale anche per l’Italian Lira -possono permettere di ottenere grandi guadagni, ma possono portare anche alla perdita di tutto il capitale investito.
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